Cronache

Mercenari filorussi reclutati in Italia per combattere nel Donbass: sei arresti

L'accusa della procura di Genova: "Reclutavano mercenari per la guerra in Ucraina". Tre sono in manette, tre ricercati. Altri sette indagati

Mercenari filorussi reclutati in Italia per combattere nel Donbass: sei arresti

Il blitz è scattato nella notte. Tre persone sono finite in manette, a Milano e nelle province di Avellino e Parma, con l'accusa di "arruolamento o armamenti non autorizzati al servizio d’uno stato estero". Zona d'azione il Donbass, in Ucraina. Altre tre sono ricercate e potrebbero trovarsi all'estero. Eseguite anche sette perquisizioni nelle case di altrettanti indagati. L'operazione delle forze dell'ordine rientra nell'ambito di un'indagine nell'area Skinhead ligure: i carabinieri del Ros hanno scoperto una struttura dedita al reclutamento e al finanziamento di mercenari destinati ad integrare le fila delle milizie separatiste filorusse in una regione tuttora teatro di scontri armati con le truppe regolari del governo di Kiev. Il reato contestato è punito con pene tra i 4 e i 15 anni.

Nel Donbass dal 2014 va avanti una guerra civile, con diversi miliziani partiti dal nostro Paese per combattere al fianco dei separatisti. Lo scorso mese di aprile l’ambasciata ucraina ha denunciato la presenza di almeno trenta gli italiani soldati contro Kiev. Questa "protesta diplomatica" di fatto ha ridato vigore ad un'inchiesta, che pareva arenatasi, da parte della procura di genova.

Tra le persone coinvolte nell'indagine c'è anche Andrea Palmeri (38 anni), storico capo ultrà della Lucchese. I magistrati sono convinti che un suo recente messaggio su Facebook, al di là del sentimento nazionalista (parla del ritrovamento della piastrina di un soldato italiano disperso in Russia), certifichi l’attività, mai interrottasi, di un gruppo di mercenari italiani impegnati in Ucraina al fianco delle milizie filorusse. Palmeri sarebbe il principale reclutatore. Manette anche a l’ex soldato Antonio Cataldo, 34 anni, di Nola (Napoli). Ricercato Gabriele Carugati, detto "Arcangelo": su Facebook scrive che vive a Donetsk.

Tra i presunti reclutatori anche un moldavo, Vladimir Verbitchii, che ha vissuto in Emilia e comenome di battaglia usava "Parma”.

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