Cronache

Vaccini, allarme fake news dei medici imperiesi

Appello dei medici imperiesi: "Non fidatevi delle bufale sui vaccini"

Vaccini, allarme fake news dei medici imperiesi

Curare il cancro con il bicarbonato oppure non vaccinare il proprio figlio per evitare che diventi autistico. Sono alcune, forse le più significative, bufale che circolano come mine vaganti sul web. Un livello di disinformazione, quello che troviamo soprattutto sui social, che ormai ha superato ogni limite. Tanto che l’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Imperia è stato costretto, come avvenuto anche in campo nazionale, a promuovere una campagna di sensibilizzazione contro le famigerate fake news.

“Non credete alle bufale. Rivolgetevi sempre al medico, prima di assumere qualsiasi decisione - ha spiegato oggi il presidente dell’Ordine, neurologo Francesco Alberti, durante un incontro con gli organi di informazione -. Una grossa fetta della popolazione, purtroppo si informa sul web e non da persone qualificate”.

Dopo la “Google University”, alla quale si sono “laureati” molti pazienti, convinti di trovare la soluzione ad ogni male, digitando il sintomo sulla barra degli indirizzi del famoso motore di ricerca, ciò che oggi fa più paura è il dilagare delle bufale. “La prevenzione si fa sui soggetti sani - ha poi spiegato il dottor Vincenzo Brozzi dell’Ufficio Igiene dell’Asl 1, il quale ha puntato il dito sulle trappole psicologiche che si nascondono dietro la disinformazione - e mentre quello di un malato è un atteggiamento psicologico improntato verso l’accettazione di una terapia; il soggetto sano, invece, tende a chiedersi, ad esempio, per quale motivo debba vaccinarsi, visto che sta bene”.

Il dottor Giovanni Bruno della direzione sanitaria dell’Asl 1, quindi, ha dimostrato come nel 2017, proprio a causa di questa disinformazione, prima che alcuni vaccini fossero resi obbligatori dal ministero della Sanità, siano aumentate le malattie epidemiche. Cinquemila, a livello nazionale, i casi di morbillo con cinque decessi (uno dei quali a Sanremo, per una sopravvenuta polmonite). “Nel 2018, passata questa bufera e con la campagna di sensibilizzazione sulla vaccinazione - ha affermato - oltre il 94 per cento della popolazione imperiese ha effettuato il vaccino per la copertura contro il morbillo, la parotite e la rosolia.

L’obiettivo, ora, è di raggiungere il 95 per cento ovvero “l’immunità di gregge”, che permette una copertura anche ai non vaccinati”.

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