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Information Warfare e Fake News: il dominio cognitivo di massa

La chiave asimmetrica abilitante fornisce una predisposizione psicologica ad un immagine reale distorta concepita per il dominio cognitivo di massa

Information Warfare e Fake News: il dominio cognitivo di massa

La guerra informativa-psicologica (che si discosta da quella prettamente informatica utilizzata in tempo di guerra) è costantemente in corso a prescindere dallo stato di relazioni con l'avversario. E’ quindi una forma di guerra globale con l’obiettivo di trafugare, interdire, manipolare, distorcere o distruggere le informazioni tramite tutti i canali e metodi disponibili. L’Information Warfare è il punto di partenza di ogni guerra ibrida in cui si fa ampio utilizzo dei mass media e delle reti informatiche globali.

La guerra di quinta generazione: Il Dominio Cognitivo di Massa

Il dominio delle informazioni è concepito per mantenere una superiore comprensione del campo di battaglia, identificare i centri di gravità del nemico contro cui la forza può essere applicata in modo più produttivo e nascondere i propri punti critici. Un piano d’attacco IW deve essere strutturato per generare specifici effetti sull’avversario, impedendo o sollecitando determinate azioni. La campagna IW è concepita per colpire il quadro situazionale e decisionale dell’avversario bloccando, degradando, falsificando o fornendo informazioni. Ogni attacco dovrà essere plasmato sul contesto dinamico poiché se da un lato soltanto gli elementi sono comuni in una strategia IW, dall’altro cambiano gli obiettivi. Questi ultimi andrebbero quindi definiti prima di combinare gli elementi nella strategia di attacco IW. Obiettivo finale di un attacco IW è quello di influenzare la conoscenza dell’avversario. Poiché è la conoscenza che determina successivamente la condotta, un attacco IW dovrà sfruttare i sistemi virtuali che generano, trasferiscono o memorizzano le informazioni creando effetti funzionali a cascata. La multidimensionalità di un attacco IW ha come obiettivo quello di alterare il processo intellettuale nemico, riconoscendo a priori la possibile propagazione degli effetti a qualsiasi livello. Da rilevare che un attacco può anche non avere alcun effetto funzionale, ma potrebbe generare un effetto operativo sul decisore. Pertanto gli attacchi possono avere bersagli ed effetti immediati diversi e non tutti si propagano dal sistema informativo di base. Il punto da ricordare è che gli effetti operativi sono l'obiettivo finale. Un dato effetto tecnico può generare effetti operativi molto diversi, a seconda di cosa viene attaccato e in quali circostanze. Inoltre, gli effetti operativi possono dipendere da combinazioni di effetti tecnici e funzionali.

La strategia IW deve tenere conto di questi fattori.

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