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Salvini: "Il nemico non è Putin ma l'estremismo islamico"

Il vicepremier torna a parlare della Russia a si auspica un incontro Putin-Trump in Italia come quello avvenuto a Helsinki

Salvini: "Il nemico non è Putin ma l'estremismo islamico"

Matteo Salvini torna a parlare di Vladimir Putin in un'intervista rilasciato al quotidiano Il Foglio. "Io penso che oggi il nemico non sia la Russia ma l'estremismo islamico, il fanatismo, perciò schierare carri armati e uomini ai confini con la Russia mi sembra poco produttivo". Una frase che ci riporta all'attualità, con le esercitazioni Nato al confine con la Russia, in Georgia, e quell'allargamento a Est che preoccupa il Cremlino.

Salvini non ha mai negato di vedere in Putin e nella Russia un partner e non un nemico, come invece è considerato da molti partiti tradizionali dell'Unione europea. E conferma l'accordo siglato fra la Lega e Russia unita, il partito del presidente russo. "Non è l'unico. Li abbiamo stipulati anche con movimenti francesi, austriaci, belgi, olandesi, tutti alla luce del sole".

Il vicepremier italiano torna, a questo proposito, sul tema dei presunti profili Twitter creati ad hoc per sostenere Lega e Movimento Cinque Stelle durante la campagna elettorale per le elezioni del 4 marzo. Per Salvini, certe accuse sono "fregnacce". "Noi - dice il ministro dell'Interno - le elezioni le vinciamo ugualmente, non abbiamo bisogno di account falsi".

E per quanto riguarda l'equilibrismo dell'Italia fra Russia e Occidente, Salvini ricorda che il nostro Paese è "parte dell'Alleanza atlantica e siamo chiaramente schierati con le potenze occidentali" Ma aggiunge anche che "Nel 2018 bisogna calcolare se ci sono alleanze offensive o difensive, chi sono i nemici". Con un auspicio finale: "Mi piacerebbe che si tenesse anche in Italia un incontro Trump-Putin, com'è avvenuto a Helsinki". Un auspicio che dimostra, ancora una volta, il disegno del governo di

html">Giuseppe Conte nell'essere il ponte fra Stati Uniti e Russia.

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