Cultura e Spettacoli

Boschi, viaggi e un po' d'amore

Boschi, viaggi e un po' d'amore

Estate uguale viaggio. E, dentro il viaggio e la conseguente meta vacanziera, calza a pennello un viaggio da leggere.

Chi può accompagnarci meglio di Dickens, quindi, e del suo resoconto di viaggio Il circolo Pickwick (Einaudi)? Il grande Charles, tipo di viaggiatore documentarista, ci parla dall'Inghilterra del primo Ottocento, ma ovunque noi si possa essere suona famigliare come un vicino di ombrellone.

Un altro viaggiatore, molto meno lineare, tendenzialmente quasi «saccopelista», è Miguel de Cervantes, con quel turista fai-da-te di Don Chisciotte (Einaudi), peraltro gran lettore e quindi sognatore, per cui la sua Spagna vale come il mondo intero. Poi c'è anche il vacanziere sedentario, per il quale viaggiare significa semplicemente spostarsi dal ruscello all'orto e dalla capanna al prato, tutto in pochi metri. Lui è Henry David Thoreau, ovviamente, e Walden ovvero Vita nei boschi (Bur), con quelle ferie che durano due anni, due mesi e due giorni, suscita la nostra invidia, oltre che la nostra ammirazione.

Chi invece preferisce restarsene in città, per la precisione a Londra, è Oscar Wilde, per prendersi cura di Il ritratto di Dorian Gray (Bompiani), dove il viaggio è soltanto nel tempo, andata e ritorno, dalla giovinezza alla vecchiaia e viceversa. Questione di forma, certo, ma anche di contenuto. E se volete avere a portata di mano sia la prima, sia il secondo, ma in dimensioni più maneggevoli, ecco una collana di piccole perle letterarie di Leone Editore. Agili ma potenti, leggeri ma corposi, fra gli ultimi arrivati nelle librerie segnaliamo L'isola delle voci di Robert Louis Stevenson, altro viaggiatore incallito, e Storia di una ragazza di campagna di Guy de Maupassant. Hanno il testo originale a fronte, quindi se siete dei poltroni professionisti, leggendoli avreste il vantaggio di coricarvi su un fianco e voltar le pagine senza nemmeno dover spostare lo sguardo. Nella stessa scuderia anche Senso. Controromanzo classico, la più celebre novella di Camillo Boito.

Perché una storia d'amore, soprattutto in estate, non si nega a nessuno.

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