Economia

Ilva, Di Maio chiede il parere dell'Avvocatura ​per annullare la gara

Inviata la lettera con la richiesta di un parere, per le presunte procedure illecite della gara che ha assegnato l'Ilva a ArcelorMittal

Ilva, Di Maio chiede il parere dell'Avvocatura ​per annullare la gara

Oggi, il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha inviato all'Avvocatura generale di Stato una lettera con la quale chiede un parere in merito a possibile anomalie relative alla procedura di gara per il trasferimento a terzi dei complessi industriali dell'Ilva.

Secondo il ministro sarebbero sussistenti i "presupposti per promuovere un procedimento per l'eventuale annullamento" della gara che aveva assegnato l'Ilva ad ArcelorMittal, contro la quale Di Maio aveva già avviato un procedimento di valutazione. Nella lettera, il ministro del Lavoro ripercorre le criticità, evidenziate dall'Anac, autorità di anticorruzione: In primo luogo, la decisone di non riaprire la gara, a favore di tutti i soggetti interessati, dato l'allungamento dei tempi per la realizzazione del piano ambientale. Criticato anche il possibile mancato rispetto, da parte di ArcelorMittal, di alcuni termini temporali, relativi a prescrizioni ambientali. Infine, sono state sollevate perplessità anche sulla decisione di non effettuare rilanci, a scapito di chi aveva manifestato interesse e formalizzato un'offerta, per ottenere l'Ilva.

In conseguenza di questi rilievi, Di Maio chiede il parere dell'Avvocatura, per il possibile annullamento della gara. Oltre all'analisi di questi tre aspetti, il ministro chiede se le disposizioni del decreto legge del 5 gennaio 2015 presentino profili di illegittimità, se debbano essere rimossi o riformulati.

La norma in questione prevede l'esclusione della responsabilità penale del commissario straordinario, dell'affittuario o acquirente.

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