Sport

Chiappinelli è bronzo. La rivincita di Daisy: il suo disco va in finale

Il toscano-etiope vola sul podio nei 3000 siepi La Osakue può dimenticare la storia dell'uovo

Chiappinelli è bronzo. La rivincita di Daisy: il suo disco va in finale

A spasso per Berlino con Daisy, Fausto, Gimbo e Yoghi Chiappinelli favoloso bronzo dei 3000 siepi, quattro atleti della spedizione italiana che ieri ci hanno fatto invidiare soltanto un po'meno i grandi nuotatori di Glasgow.

Per Daisy Osakue l'uscita dall'incubo danzando sulla pedana delle qualificazioni nel lancio del disco. Serata magica per Faustino Desalu in una grande finale europea dei 200 dove ha frantumato con 2012, secondo italiano di sempre dopo Mennea, il suo record personale, giovane talento che può accontentarsi del sesto posto nella corsa che ha consacrato l'azero di Turchia Guliyev vincitore in 1976, 4 centesimi dal Mennea favoloso nell'altura del Messico, nettamente davanti al giamaicano d'Inghilterra Mitchell Blake (2004) e al giamaicano di Svizzera Wilson.

Bel tramonto berlinese anche per Gimbo Tamberi che le qualificazioni nel salto in alto, lui leone da battaglia, matador per arene dove ci si gioca tutto, le ha sempre considerate come l'olio di ricino. Gli è bastato superare 2.25 alla seconda prova per andare nella finale di domani. Cosa che purtroppo non potrà fare Fassinotti rimasto a 2.21.

Ma non era ancora niente fino a quando un altro di italiano di nuova generazione, Johanes Yoghi Chiappinelli, ventunenne di Addis Abeba, etiope come il Crippa bronzo dei 10.000, adottato a 7 anni, proprio come il suo grande amico, da una famiglia italiana questa volta di Siena. Carabiniere, mentre Crippa è poliziotto, ma tutti e due hanno fatto davvero onore all'arma perché questo ragazzo solare che pesa soltanto 55 chili è stato protagonista nel 3000 siepi vinto dal francese Mekissi in 8'3166 in una serata umida, troppo calda per correre, sullo spagnolo Fernando Carro (8'3416) cercando di non farsi prendere da Chiappinelli vero mastino di cinta senese, terzo in 8'3581. Un'altra bella storia di vita e di sport per questo giovane che dopo ferragosto, il 18, compirà 21 anni. Era partito col cross, ha battuto tanti record giovanili, spodestato il grande Panetta nella categoria under 20, ci ha ridato la speranza che questa spedizione anche dopo aver perso la luce dei più attesi, Tortu e Vallortigara, sarà davvero un inizio per una nuova era.

La giornata si era aperta bene con Deasy Osakue che però prima di poter danzare ha dovuto litigare ancora un po' con il mondo, così come aveva fatto con quei vigliacchi che le avevano rovinato un occhio tirandole delle uova. Anche a Berlino non è stato facile chiedere giustizia per questa ragazza nata a Moncalieri e che adesso vive in Texas all'università di San Angelo. Dopo il primo nullo evidente aveva fatto atterrare il disco oltre il limite di qualificazione a 58.73, ma un giudice voleva annullarlo perché secondo lui aveva sfiorato il cordolo della pedana. Per fortuna la Var atletica ha risolto tutto in una mattinata che ha fatto diventare dolcissimo l'euroesordio di questa ventiduenne di origini nigeriane che ne aveva viste anche troppe nella sua vita fino a quando quelli dell'atletica l'hanno rubata al tennis. Da quel giorno si è sempre migliorata e sui campi americani ha raggiunto i 59.62.

Niente in confronto alle avversarie che troverà domani nella finale, ma per lei era importante scalarla questa montagna, lancerà e cercherà d'imparare.

Commenti