Cronache

Roma, 700 tonnellate di rifiuti stipati in un convoglio fermo

A Roma spunta il "treno dell'immondizia" che contiene 700 tonnellate di rifiuti ed è fermo da due mesi sulle rotaie della stazione Roma Smistamento di Nuovo Salario

Roma, 700 tonnellate di rifiuti stipati in un convoglio fermo

Nella periferia Nord-Est della Capitale, nei pressi della stazione ferroviaria di Nuovo Salario, c’è un convoglio fermo da due mesi. Non riesce a partire perché non ha più una destinazione. È stato ribattezzato il “treno dell’immondizia” e al suo interno sono stipate ben 700 tonnellate di rifiuti indifferenziati che avrebbero dovuto lasciare la città alla volta del Centro Europa lo scorso 11 giugno.

Perché la partenza è stata cancellata? A causa “della saturazione degli impianti di recupero e di smaltimento della regione tedesca Northrine Westfalia”. Questa è la missiva indirizzata il 26 giugno dalla società tedesca Enki srl, che da tre anni si occupa di mediare il conferimento dell’immondizia, tanto alla Regione Lazio quanto all’Ama e al Comune di Roma. Anche se c’è chi parla di un contenzioso tra Ama e Enki che avrebbe ad oggetto la rinegoziazione delle tariffe.

Sulla vicenda è intervenuto il numero uno di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, invitando “il Comune di Roma ad individuare la destinazione del treno e il luogo dove portare quei rifiuti chiedendo alla Regione l’autorizzazione in deroga per il conferimento” oppure l’Ama a “svuotare immediatamente quel treno di monnezza”. Delle due l’una, perché il “treno dell’immondizia” staziona a poche centinaia di metri dalle abitazioni residenziali. Scacchi è comunque determinato ad andare a fondo e annuncia: “Invieremo alla Procura un esposto perché, se si configurassero reati ambientali secondo legge 68/2015, si dovrebbero individuare le responsabilità per la presenza a Roma del treno della vergogna”.

Anche il presidente dem del III Municipio, Giovanni Caudo, denuncia che “si è passato il limite, siamo all’irresponsabilità totale, i residenti del Municipio III e ormai anche quelli del II Municipio sono infestati dai miasmi dell’impianto di trattamento dei rifiuti indifferenziati che si trova sulla Salaria, a poche centinaia di metri dalle case e dalle finestre di migliaia di cittadini”. Dal Campidoglio, invece, interviene Francesco Figliomeni del gruppo misto che parla di una “situazione al limite” e delle preoccupazioni dei residenti della zona “assediati dai miasmi acri emanati da questi rifiuti che si aggiungono a quelli dell’impianto di trattamento di rifiuti indifferenziati che si trova sulla Salaria”.

Dal canto suo, l’Ama è stata costretta ad uscire allo scoperto e in una nota diramata ieri ha fatto sapere che “i rifiuti contenuti nel treno presente presso la stazione ferroviaria Roma Smistamento saranno inviati a corretto smaltimento nei prossimi giorni.

L’azienda comunica che sono state attivate da parte di tutti i soggetti interessati (autorità di destino, Germania; autorità di spedizione, Regione Lazio; notificatore, Enki; produttore, Ama) tutte le azioni per dare soluzione ad una situazione imprevista ed imprevedibile, nel pieno rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti”.

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