Cronache

"Basta servire alcolici ai rom": la decisione di un pub veneto

La decisione dei gestori di un locale di Venezia, dopo essere stati minacciati da alcuni rom ubriachi

"Basta servire alcolici ai rom": la decisione di un pub veneto

Basta somministrare bevande alcoliche alle persone di etnia rom. È la decisione di un locale di Martellago, in provincia di Venezia, che ha pubblicato sulla sua pagina Fabook un post nel quale avvisa i clienti della nuova politica del pub.

Sembra di trovarsi davanti alla vetrata del negozio, dalla quale penzola un cartello: "Avvisiamo i clienti che, per un grave fatto successo giovedì 9 agosto, ci è stato imposto di non poter somministrare più bevande alcoliche a tutte le persone di etnia rom".

La Nuova Venezia riporta i dettagli sulla vicenda che ha portato i gestori a questa comunicazione. Sembra che l'atmosfera sia tesa già da qualche tempo, tra il personale del locale e alcune persone di etnia rom che, "vengono qui, mangiano, bevono e si ubriacano. Poi però hanno sempre qualche cosa da dire per non pagare". Giovedì 9 agosto, però, si è andati oltre, quando al momento del conto"hanno iniziato a minacciarci verbalmente". Sono dovuti intervenire anche i carabinieri, verso mezzanotte e mezza, per sedare gli animi. I titolari non hanno sporto denuncia, ma nelle loro parole si coglie l'esasperazone:"Non ne possiamo davvero più, sono prepotenti, credono di essere i padroni del mondo, non ci faremo più prendere in giro. Problemi ce ne hanno sempre creati, ma giovedì hanno superato ogni limite". Non sanno dove vivono, né se abbiano un lavoro o se lo stiano cercando. Di loro si sa solamente che appartengono all'etnia Rom.

Il post ha scatenato diversi commenti, divisi tra chi sostiene la decisione del pub, anche solo con un "fatto bene", e chi critica i gestori, accusandoli di fare di tutta l'erba un fascio e di inneggiare al razzismo, tanto che c'è chi si chiede "a quando il cartello vietato l'accesso ai cani e agli ebrei?". Ma le repliche dei titolari della pizzeria sono chiare e decise: "Decido io a chi dare da bere o meno,e ho le mie buone motivazioni".

Motivazioni sul quale viene mantenuto il riserbo, dato che non viene specificato chi si celi dietro a quel "ci è stato imposto".

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