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Con l'auto contro la folla: torna il terrore a Londra

A Westminster, come nel 2017. Ma la polizia non conferma ancora se è un attentato. Tre i feriti

Con l'auto contro la folla: torna il terrore a Londra

Le urla, poi lo schianto. Un testimone racconta così la scena di ieri mattina di fronte al Parlamento di Westminster. Sono le 7.30 di una bella giornata di agosto, in centro città ci sono forse più turisti che residenti, la gente che si reca al lavoro è molto di meno del normale, anche il traffico si mantiene a livelli ragionevoli. In Parlamento i deputati sono in ferie, rimangono operativi gli addetti e altri professionisti come alcuni giornalisti politici. All'improvviso una Ford Fiesta argento che viaggia a velocità sostenuta scarta di colpo e colpisce dei ciclisti prima di lanciarsi contro le barriere protettive, sul lato opposto della strada. Il guidatore rimane in auto, dopo la collisione, mentre fuori si scatena il panico. Gli agenti dell'antiterrorismo, che arrivano in pochi minuti e gli puntano contro i mitra spianati, lo trovano ancora all'interno dell'abitacolo.

Mezz'ora dopo, tutto il perimetro intorno a Westminster viene chiuso, insieme alle stazioni della metropolitana e sul posto arrivano ambulanze e agenti. Due dei tre feriti vengono portati in ospedale, uno viene medicato sul posto, nessuno per fortuna è in pericolo di vita anche se una donna ha subito lesioni piuttosto gravi. La scena e l'incidente stesso sono tristemente familiari a tutti i londinesi che rivivono ancora una volta i tragici momenti dell'attentato avvenuto su questo stesso ponte il 23 marzo di un anno fa, quando un estremista islamico investì con la sua macchina tre persone uccidendole e ne ferì altre 29 con un coltello. Al momento però, né la dinamica di questo incidente, né le motivazioni sono ancora chiare. Visto il luogo in cui si è svolto, la polizia ha deciso di trattarlo come un attacco terroristico, ma ha fatto sapere che anche altre piste non verranno trascurate. Del guidatore del veicolo si sa soltanto che si tratta di un uomo tra i venti e i trent'anni, immigrato con cittadinanza britannica, non noto ai servizi segreti. Immediatamente arrestato, è stato portato in una stazione di polizia e fino a ieri non stava collaborando. Impossibile per ora comprendere le ragioni che l'hanno portato a un simile atto, descritto da molte testimonianze, come deliberato.

Westminster e le zone limitrofe di Millibank e Victoria Towers Gardens sono rimaste «cordonate» e chiuse al traffico per ore, mentre sulla scena sono arrivati decine di agenti e di cani antidroga che hanno ispezionato l'auto e l'intera area. Nel veicolo non sono state ritrovate armi di alcun genere, ma in questi casi il timore maggiore è che non si tratti di un'azione isolata. Proprio per questo motivo, per l'intera giornata i controlli di sicurezza sono stati rafforzati negli altri punti nevralgici della città.

«La visibilità della polizia nei luoghi pubblici verrà aumentata ha spiegato Graham Wettone, analista strategico di Sky soprattutto per rassicurare i cittadini». «Sembra una copia del primo attentato ha commentato Chris Phillips, ex capo dell'antiterrorismo ma potrebbe anche trattarsi di qualcuno che si è assopito al volante, sarà la prima cosa che gli investigatori accerteranno». «Di certo non sembra essere un semplice incidente ha aggiunto l'ex capo della polizia metropolitana Peter Kirkham quindi potrebbe trattarsi di un attacco voluto. La prima ipotesi è terrorismo, ma potrebbe essere un attentato dimostrativo di protesta per esempio».

Il sindaco di Londra ha condannato «ogni attacco terroristico nella capitale» mentre Donald Trump ha twittato: «Un altro attacco a Londra, questi animali vanno fermati».

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