Ponte crollato a Genova

Il giallo sul comunicato del Cdm: "Non c'è la revoca della concessione"

Conte, alla fine del Consiglio dei Ministri che si è tenuto a Genova, ha di fatto annunciato l'avvio dell'iter per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia

Il giallo sul comunicato del Cdm: "Non c'è la revoca della concessione"

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla fine del Consiglio dei Ministri che si è tenuto a Genova ha di fatto annunciato l'avvio dell'iter per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia. A stretto gior dalla società è arrivata la replica rivendicando una condotta corretta e propronendo una ricostruzione in cinque mesi del viadotto crollato a Genova. Tra Autostrade e governo di fatto si va verso il muro contro muro ma dietro il Consiglio dei Ministri c'è un piccolo giallo. Nel comunicato sul Cdm sul sito del governo non c'è traccia della revoca delle concessioni.

Ecco il testo del comunicato: "Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, mercoledì 15 agosto 2018, alle ore 16.30 presso l’Ufficio territoriale del Governo-Prefettura di Genova, sotto la presidenza del presidente, Giuseppe Conte. Ha svolto le funzioni di Segretario il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio. Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte, ai sensi del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, sulla base delle informazioni e dei dati acquisiti nell’ambito del Comitato operativo convocato presso il Dipartimento della protezione civile, in costante raccordo con la Regione Liguria e con le componenti e strutture operative del sistema di protezione civile nazionale, ha deliberato la dichiarazione dello stato d’emergenza a causa del crollo di un tratto del viadotto Polcevera, noto come ponte Morandi, sulla A10, a Genova, avvenuto nella mattinata del 14 agosto 2018. Il Consiglio dei ministri - si legge ancora nel comunicato finale diffuso da Palazzo Chigi - ha quindi stanziato la somma di cinque milioni di euro da destinare ai primi interventi e all’avvio delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita e degli interventi più urgenti. Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 17.50".

La circostanza è stata anche sottolineata dal dem Michele Anzaldi: "Nel comunicato ufficiale del Consiglio dei ministri non c'è traccia della fantomatica 'revoca della concessione' di cui parlano da ore Di Maio, Toninelli, Salvini, che peraltro costerebbe 15-20 miliardi di indennizzo.

Il governo delle chiacchiere non è una #favoletta, purtroppo".

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