Cultura e Spettacoli

Un viaggio da brivido nell'universo quantico

di Peyton Reed con Paul Rudd, Evangeline Lilly, Michael Peña, Michael Douglas

Il ladrone più mite del mondo e lo scienziato più originale e arrabbiato della Marvel devono collaborare per tirare letteralmente fuori dall'universo quantico la moglie del fisico, sacrificatasi per neutralizzare un missile, in procinto di abbattersi sull'America, provocando milioni di morti. Trattasi di fantascienza e nulla c'è di angosciante. Anzi. Hank Pym (Michael Douglas) e gentile consorte (Michelle Pfeiffer) non vedono l'ora di ritrovarsi ma di mezzo c'è un problemino. Il furfante di cui sopra è agli arresti domiciliari e la missione va fatta di nascosto dall'Fbi, che proprio teneroni non sono. Rispetto ai precedenti cinematografici, s'intende gli anni sono passati e la Wasp (Evangeline Lilly), figlia della coppia da Oscar due statuette lui, tre nomination lei , è donna fatta e, nonostante l'età, vuol riabbracciare mammina. Insomma, si sarà capito, gli ingredienti per un perfetto film con gli eroi Marvel distribuito dalla Disney, ci sono tutti. A partire dal tema della famiglia, vibrante ed emozionante, che rispecchia i valori etici classici dell'America perbene e perbenista per continuare con il coraggio che didatticamente si rivela una carta vincente sul grande schermo. Soprattutto c'è un'avventura - narrata in seducente tridimensionalità - che viene ereditata da due titoli di ieri, Captain America: civil war e Ant man. Spunti, motivi e personaggi dell'uno e dell'altro film si intersecano e si sfiorano in una sfida vinta dagli sceneggiatori e rivolta a un pubblico specifico, composto dagli appassionati di questo genere. Da non perdere la versione in 3D perché l'intreccio scientifico punta molto sulla capacità di Ant man (Paul Rudd che figura anche fra gli autori) di rimpicciolirsi per cavalcare le formiche o ingrandirsi alla stregua di un gigante, in grazia dei superpoteri dei quali si serve per sconfiggere i nemici. Già, perché ci sono anche loro. E anche loro vengono da lontano. Senza rivali, ahinoi, non si può vivere, sebbene a livello ideale e idealistico potrebbe sembrare ben più augurabile.

Ma finché si tratta di un film, non fa poi così male.

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