Ponte crollato a Genova

Atlantia contro il governo "Revoca senza accertamenti"

La società contesta la mossa dell'esecutivo: "Ci saranno riflessi sugli azionisti". Comincia il braccio di ferro

Atlantia contro il governo "Revoca senza accertamenti"

Continua il braccio di ferro tra Autostrade e il governo dopo l'annuncio dell'esecutivo della revoca della concessione dopo il crollo del ponte Morandi di Genova. In un nuovo comunicato la società risponde al premier: "Atlantia S.p.A., in relazione a quanto annunciato in merito all'avvio di una procedura finalizzata alla revoca della concessione nella titolarità della controllata Autostrade per l'Italia, deve osservare che tale annuncio è stato effettuato in carenza di qualsiasi previa contestazione specifica alla concessionaria ed in assenza di accertamenti circa le effettive cause dell'accaduto". Di fatto la concessionaria contesta all'esecutivo il fatto di aver avviato l'iter per una revoca senza attendere gli esiti delle indagini. In questo momento è in corso un'inchiesta da parte della procura per disastro e omicidio plurimo colposo.

Già nel corso della giornata di ieri Autostrade per l'Italia aveva fatto sapere che la condotta della società è stata sempre corretta con "un'attività di monitoraggio e manutenzione svolte sulla base dei migliori standard internazionali". Infine, sempre Autostrade ha proposto un piano di ricostruzione: "Stiamo lavorando alacremente alla definizione del progetto di ricostruzione del viadotto, che completerebbe in cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree. La società continuerà a collaborare con le istituzioni locali per ridurre il più possibile i disagi causati dal crollo". Ma dal governo la linea è chiara. Le parole del premier Conte e quelle dei ministri Di Maio e Toninelli vanno nella direzione di un braccio di ferro tra esecutivo e Autostrade che rischia di durare a lungo e con costi non indifferenti..

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