Sport

Il Real scopre quanto manca Ronaldo E l'Atletico si vendica nella Supercoppa

Storica decisione della Liga: quest'anno si giocherà una partita negli Usa

Il Real scopre quanto manca Ronaldo E l'Atletico si vendica nella Supercoppa

Circa cinque ore per riflettere, per Real Madrid e Atlético Madrid, nel viaggio di ritorno da Tallinn alla capitale spagnola dopo la Supercoppa europea, vinta dai biancorossi per 4-2 ai supplementari. Un lungo volo, ma niente rispetto a quello che attenderà i malcapitati che una volta l'anno, secondo l'accordo stipulato ieri tra Liga e la multinazionale Relevent, giocheranno una partita di campionato negli Stati Uniti, già in questa stagione e per le 14 successive.

Una giornata strana, dunque, in cui le riflessioni post-Supercoppa si sono incrociate con le prospettive transoceaniche della lega, che si è affrettata a far capire che nel prossimo futuro il Clàsico si giocherà comunque - e fortunatamente - al Santiago Bernabeu e al Camp Nou, non a Seattle o Miami, città dove hanno sede i Miami Dolphins, di proprietà del magnate Stephen Ross così come la Relevent. Anni fa la Premier League aveva buttato lì l'idea di una intera giornata aggiuntiva di campionato - il cosiddetto 39th Game - da giocare all'estero, ma le reazioni erano state molto negative su tutti i fronti, e tanti saluti: la Liga se non altro esporterà una partita sola, probabilmente con almeno una squadra di richiamo, e chissà che non possa essere proprio l'Atlético, che ha ormai un nome che risuona bene ovunque.

Il resto della stagione è difficile da ipotizzare ma intanto la squadra di Diego Simeone ha frantumato una serie di mancate vittorie europee contro la rivale cittadina che risaliva al 1959 e dimostrato - per quel che si può vedere a metà agosto - una squadra decisa come al solito, con panchina lunga e le risorse che le hanno consentito di vincere anche in una serata in cui Antoine Griezmann firmava il manifesto virtuale dell'assenza di preparazione post-Mondiale.

Atlético contro Real è stato spesso cattiveria e grinta contro poesia atletica, ma la poesia è stata spesso ispirata dal fenomenale narcisismo agonistico di Cristiano Ronaldo, che trascinava tutti gli altri anche quando pareva condurre crociate personali, mentre mercoledì sera tutto questo fuoco non si è visto, alla distanza. E con tutto questo il Real aveva comunque dominato il possesso palla - succede, contro l'Atletico - nel primo tempo, cedendolo però nel secondo, nel quale era andato in vantaggio. Grazie anche al movimento dei suoi giocatori di maggior talento, con un Modric che si è però uniformato a Griezmann nell'evidenziare un naturale ritardo di condizione. Malino in difesa, con Varane che ha perso addirittura 12 palloni e non è stato in grado di chiudere efficacemente sull'errore di Sergio Ramos che ha permesso il (bel) gol di Diego Costa dopo 49, e dunque con tanti punti di domanda. Senza tempo per riflettere: domenica c'è Real-Getafe, derby di segno minore, ed è già Liga.

E si gioca in Spagna, per il momento.

Commenti