Cronaca locale

"Infrastrutture a rischio? Tragedia sia da esempio, l'unica via è investire"

Allarme del sindaco: "Le opere si deteriorano. Non ci devono essere divisioni o polemiche"

"Infrastrutture a rischio? Tragedia sia da esempio, l'unica via è investire"

Non c'è un ponte Morandi a Milano o in Lombardia, ma Genova è come se fosse qui. Vicinissima con lo sgomento di una tragedia che ha segnato il Ferragosto della città e di chi la amministra. Il crollo del ponte sulla A10 fa discutere e preoccupa. A cominciare dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ne ha parlato a margine del pranzo di solidarietà di Ferragosto con i clochard. «Bisogna veramente ripartire dal convincimento che le risorse a disposizione si mettono sulle infrastrutture, spero che questo tragico evento ci indurrà a riflettere seriamente- ha spiegato Sala- Bisogna avere un credo assoluto, che io ho, nelle infrastrutture e nella voglia di continuare a investire perché poi, per quanto si faccia manutenzione, alla fine le infrastrutture si deteriorano. È un tema importante per il nostro Paese, magari un po' di meno per questo territorio, anche se poi per l'amor del cielo...». Si incrociano le dita ma il pensiero corre alla tragedia di un paio di anni fa quando, sulla superstrada Milano Lecco, crollò il ponte di Annone Brianza dove perse la vita una persona schiacciata dal peso della macerie. Era vecchio, non sopportò il peso di un carico eccezionale ma non sarebbe il solo a rischio nella nostra regione.

«Il Paese ha bisogno di credere nell'investimento nelle infrastrutture senza polemiche e senza divisioni- ha continuato il sindaco- ma sapendo che sono il futuro e intanto bisogna gestire queste giornate di emergenza: abbiamo una trentina tra vigili e protezione civile milanesi che stanno dando una mano, la solidarietà non si fa solo con le parole ma anche con i fatti, questo è lo spirito milanese».

Ma se da una parte Sala parla di infrastrutture, di investimenti e di fondi da destinare alla manutenzione dall'altra deve fare i conti con una realtà che è fatta di cordoni che si stringono e spesso di tagli che proprio pochi giorni fa ha visto il governo congelare i fondi per sostenere alcuni progetti di recupero delle periferie. Uno «stop» che porterà al congelamento dei progetto d recupero del quartiere Adriano: «Milano è pronta a protestare con l'Anci- ha spiegato il sindaco- non so se con la restituzione della fascia tricolore o con qualunque altra cosa possa servire per cambiare questa decisione. Settembre e ottobre saranno mesi decisivi per definire i rapporti con il governo».

Rapporti per il momento abbastanza tesi anche per quanto riguarda altri temi in agenda. Come quello delle olimpiadi invernali 2026 che hanno visto la candidatura di Milano con Torino e Cortina: «Ho chiesto al Coni di rivederci subito - ha spiegato Sala- A settembre tornerò lì dicendo che noi siamo disponibili, ma riteniamo che per il bene di tutti Milano debba essere la città capofila. Non abbiamo le montagne, ma ha la forza del marchio e le capacità organizzative. E' per questo che noi ci siamo candidati ad essere città guida.

Parziale delusione per questa scelta politica? Toglierei pure il termine parziale».

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