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"Così lo Stato può evitare maxi risarcimenti"

Il legale dell'Osservatorio vittime: «Appiglio sul ritiro della concessione ad Autostrade»

"Così lo Stato può evitare maxi risarcimenti"

«Il pagamento di un enorme risarcimento in caso di ritiro della concessione ad Autostrade spa da parte dello Stato si può evitare»: lo spiega l'avvocato Elisabetta Aldrovandi, presidente dell'Osservatorio nazionale sostegno vittime.

Avvocato, come è possibile?

«Nella convenzione un appiglio esiste, perché da questa somma va decurtato tutto ciò che nel frattempo la società Autostrade ricava da determinati introiti come ad esempio i pedaggi, ma anche tutti i danni che Autostrade ha causato per il suo grave inadempimento. Parlo sia di danni diretti che indiretti che siano casualmente collegati all'evento, ovvero di risarcimenti ai familiari delle vittime e dei dispersi, per i feriti, per gli sfollati, di somme spese per demolire il ponte e le abitazioni e ricostruirle tutte. E poi i danni economici in divenire, derivanti dal crollo e a esso collegati».

Parla di somme ingenti?

«Parlo di tutto il decurtabile possibile. Non si arriverà a coprire i 20 miliardi, ma sicuramente sarà una bella cifra».

Chi inserì la famosa clausola?

«Si trova nella convenzione originaria, quella del 2007. Fu messa da Di Pietro e poi riconfermata, con qualche modifica, dal governo Renzi».

Ma non è un'assurdità?

«Lo è eccome. A mio parere si potrebbe anche far valere la nullità della stessa perché è assurdo pensare che se una delle due parti contrattuali compie un grave inadempimento l'altra, per poter recedere, debba pagarle una somma di denaro. Nel diritto chi è inadempiente, di solito, deve risarcire il danno. Se si parte dal presupposto incontestato che se lo Stato italiano deve dare una cifra di 20 miliardi alla fine chi pagherà i conti? Lo Stato italiano. È una clausola contro legge perché si crea un indebito. Autostrade andrebbe a incassare una cifra di cui non ha diritto».

Anche al governo sembrano averci capito poco.

«Il discorso delle sanzioni da 150 milioni di euro che lo Stato può applicare di cui parla Di Maio è vero, ma le può applicare solo in determinati casi di inadempimenti formali da parte della società, quindi per mancato invio di relazioni annuali, mancate rendicontazioni, ecc. Qui si parla di un adempimento sostanziale che è quello della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria».

Che vuol dire ai familiari delle vittime?

«Che esprimo la mia massima solidarietà e che provo dolore per ciò che stanno passando.

L'Osservatorio è a completa disposizione per qualsiasi loro esigenza».

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