Mondo

Cambio al vertice del narcotraffico: "El Mencho" succede a "El Chapo"

Sulla testa del nuovo "nemico pubblico numero uno" pende una taglia di sei milioni e mezzo di dollari

Cambio al vertice del narcotraffico: "El Mencho" succede a "El Chapo"

Cambio al vertice dei “signori della droga”. Il narcotrafficante più pericoloso del mondo, al posto di “El Chapo”, sarebbe ora “El Mencho”. Secondo le autorità americane, quest’ultimo, leader del Cártel de Jalisco Nueva Generación (Cjng), sarebbe a capo di un “esercito di migliaia di spietati assassini”.

Nemesio Oseguera Cervantes, soprannominato “El Mencho”, è stato definito dal Dipartimento di Stato Usa e dal Governo messicano il nuovo “nemico pubblico numero uno”. Egli avrebbe approfittato del vuoto di potere creatosi nel 2016, all’indomani dell’arresto di Joaquín “El Chapo” Guzmán, per espandere le proprie attività illecite. Il cinquantaduenne Oseguera Cervantes, ex poliziotto, ha acquisito sempre più influenza nella malavita centroamericana, conducendo una lotta senza quartiere alle bande rivali e corrompendo politici e magistrati. Dallo Stato di Jalisco, nel Messico occidentale, l’impero criminale di “El Mencho”, basato sul commercio di droga e armi e sullo sfruttamento della prostituzione, si è esteso a pressoché tutto il Paese, fino a inquinare anche le economie di Michigan, Illinois, California, New Mexico. Le autorità statunitensi hanno messo in guardia i servizi di intelligence di tutto il mondo circa la pericolosità del Cjng. Matthew G. Donahue, responsabile della Drug Enforcement Administration (Dea) per l’America Latina, ha dichiarato: “Oseguera Cervantes e la sua organizzazione criminale si sono infiltrati nel tessuto economico di metropoli come New York, Chicago, Los Angeles, Toronto, Londra. Il cartello di Jalisco si sta espandendo in tutto il mondo.” Secondo Donahue, il Cjng, rispetto alle bande rivali, avrebbe una “organizzazione più efficiente, di stampo quasi militare”. Il cartello controllato da “El Mencho” ha compiuto, negli ultimi anni, violenti attentati ai danni della Polizia messicana, perpetrati utilizzando armi da guerra: granate, lanciarazzi, elicotteri militari.

Il governo del Paese centroamericano ha lanciato una dura offensiva nei confronti del nuovo “signore della droga”. Lo scorso maggio, Rosalinda Gonzalez Valencia, moglie di “El Mencho”, è stata arrestata al termine di un blitz condotto congiuntamente da militari messicani e statunitensi. La donna sarebbe il “contabile” del Cjng. Nonostante l’arresto di un esponente di punta del cartello di Jalisco, il Governo del Paese centroamericano è stato accusato da Washington di scarso impegno nel contrasto alla malavita. Il Dipartimento della Giustizia, in una nota, ha affermato: “La collaborazione del Messico nella lotta al narcotraffico è cruciale. Tuttavia, l’arroganza e il potere delle organizzazioni criminali continueranno a crescere se il Governo messicano non attuerà rapidamente rigorose politiche anti-corruzione e se non destinerà risorse adeguate alle Forze dell’ordine.”

Il Dipartimento di Stato Usa ha promesso cinque milioni di dollari a chiunque fornirà informazioni determinanti per la cattura del nuovo “nemico pubblico numero uno”. Le autorità messicane hanno a loro volta offerto un milione e mezzo a chi aiuterà le istituzioni a sgominare il cartello di Jalisco.

Complessivamente, sulla testa di Nemesio Oseguera Cervantes pende una taglia di sei milioni e mezzo di dollari.

Commenti