Politica

Dal Molise fino alla Sicilia Quei viadotti che tremano

Il Gamberale sul Trigno spettacolare ma instabile E in provincia di Agrigento due opere di Morandi

I l Molise esiste. E trema. Di terremoti e di paura. Dopo aver visto in televisione il ponte Morandi sbriciolarsi a Genova, gli abitanti della piccola regione dall'orografia decisamente accidentata, e quindi piena zeppa di viadotti, si interrogano sulla loro sicurezza. Da anni, ad esempio, preoccupa la situazione del viadotto Gamberale, spettacolare manufatto appollaiato come un airone sulla valle del fiume Trigno, tra Chiauci e Civitanova del Sannio, sulla strada statale 650 Trignina. Basta guardarlo dall'alto su Google Maps per comprendere che non sta messo benissimo, i tronconi sembrano leggermente fuori asse. Qualche mese fa, poi, un cittadino che era uscito alla ricerca di muschio per il presepe e si era avventurato nei pressi dei piloni aveva scoperto numerosi pezzi di calcestruzzo caduti dall'alto. Successivi controlli hanno evidenziato anche problemi agli appoggi di un'opera costruita negli anni Settanta per sostenere una mole di traffico molto inferiore a quello attuale, peraltro aumentato dalla chiusura della vicina provinciale di Sant'Angelo del Pesco. Il viadotto Gamberale è lungo 1420 metri, ha un'altezza massima di 90 metri ed è sostenuto da diciassette piloni. L'Anas qualche mesi fa ha stanziato tre milioni di euro per la sua risistemazione e ha appaltato i lavori. Che però partiranno nel maggio 2019. Fino ad allora chi attraverserà quel ponte - lo fanno ogni giorno anche delle bisarche, quegli autoarticolati che trasporto le automobili - lo farà con il cuore in gola.

Spostiamoci in Sicilia, una delle regioni più fragili d'Italia. Le situazioni più preoccupanti sono nella provincia di Agrigento, in particolare nei pressi del capoluogo, appollaiato sulla spettacolare Valle dei Templi. Qui tra Agrigento e Porto Empedocle c'è uno dei tanti viadotti progettati da Riccardo Morandi, l'autore del ponte crollato a Genova. Quest'opera, costruita nel 1970, è stata chiusa all'inizio del 2017 proprio a causa delle continue denunce sul suo degrado. A settembre un tavolo tecnico dovrà decidere sul suo futuro ma naturalmente i fatti di Genova fanno propendere per la sua demolizione.

Resta aperto invece un altro ponte costruito da Morandi in provincia di Agrigento, quello che scavalca il fiume Salso nei pressi di Licata. Fu chiuso nel marzo 2015 dall'Anas per la messa in sicurezza e riaperto qualche mese - dopo carotaggi e prove di stabilità - solo ai mezzi leggeri. L'anno scorso l'associazione Mareamico ha diffuso un video nel quale è chiaramente visibile lo stato di degrado strutturale dei piloni. La Procura ha aperto un'inchiesta, il sindaco di Agrigento Calogero Firetto ne ha invocato la chiusura ma probabilmente tutto finirà con un semplice make-up.

Ma i guai in questa provincia non sono finiti qui. Sulla statale 115 in direzione di Porto Empedocle non fanno dormire sonni tranquilli i viadotti Spinola, Salsetto e Zubbie.

Strutture che hanno mezzo secolo e che presentano armature metalliche a vista, staccate dall'impalcato ed evidenti fenomeni corrosivi.

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