Ponte crollato a Genova

Graziano Delrio: "Mai ricevuto nulla su rischi legati al ponte"

Graziano Delrio torna a parlare di quanto accaduto a Genova intervenendo al Meeting di Cl a Rimini

Graziano Delrio: "Mai ricevuto nulla su rischi legati al ponte"

Graziano Delrio torna a parlare di quanto accaduto a Genova. Intervenendo al Meeting di Cl a Rimini, l'ex ministro alla Infrastrutture risponde a chi ha puntato il dito contro di lui dopo il crollo del Morandi: "Noi non abbiamo mai ricevuto nulla dalla commissione che si è mossa a livello tecnico e non ha valutato come pericoloso il ponte. A noi non è stato segnalato nulla". Poi l'ex ministro va all'attacco di chi in queste ore sul web ha fatto circolare alcune fake news sul ponte: "Sono state dette troppe bugie, e diffuse fake news che tra l’altro disonorano i morti".

A questo punto difende l'operato dei governi dem e respinge ancora una volta le critiche: "Dai governi a guida Pd «non è arrivata alcuna proroga delle concessione dal 2038 al 2042 e nessuna secretazione degli atti. Noi pubblicammo tutte le convenzioni sul sito per una politica di totale trasparenza. Gli atti sono sempre stati disponibili. E a chi dice che i piani economico finanziari delle autostrade sono favori" risponde che "quei piani sono approvati dal Mit e dal Mef e vagliati dalla Corte dei Conti quindi tutti atti pubblici vagliati". Infine rivolge un appello a chi ha soffiato sulle polemiche negli ultimi giorni: "Oggi sono qui per la prima volta, ero indeciso se rompere il mio silenzio dopo la tragedia di Genova. Credo che a questo Paese manchi moltissimo il senso dell'interesse nazionale, che riguarda famiglie, imprese, società, convivenza civile; di come sia importante che nelle diversità ciascuno di noi persegua prima di tutto e soprattutto il bene della comunità e della coesione sociale. In questi giorni in particolare credo abbia un significato speciale". Infine sulla deciisone dell'esecutivo di revocare la concessione, Delrio afferma: "Sono d’accordissimo con Giorgetti, io avrei avviato sicuramente la procedura di revoca.

Troppo grave: c’è troppo bisogno di giustizia e di verità per passarci sopra".

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