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Australia, Morrison neo premier: l'evangelico che caccia migranti

Il neo-premier Scott Morrison, 50enne cristiano evangelico, aveva inaugurato nel settembre 2013 la politica del "No way", la linea dei respingimenti per i barconi di migranti che tentano di raggiungere l'isola-continente

Australia, Morrison neo premier: l'evangelico che caccia migranti

Cambio della guardia alla guida del governo in Australia: il Partito Liberale ha sfiduciato il premier Malcolm Turnbull, in carica dal 2015, e ha designato a succedergli l'attuale ministro delle Finanze, Scott Morrison, uno degli artefici del giro di vite sull'immigrazione citato come modello da Matteo Salvini. I liberali, che nella politica australiana sono la forza conservatrice, sono molto indietro nei sondaggi rispetto ai laburisti in vista delle elezioni del 2019. Di qui le dimissioni di 10 ministri liberali e la scelta del partito di scaricare Turnbull e di eleggere un nuovo leader che automaticamente diventerà anche premier. Morrison l'ha spuntata sul favorito ex ministro dell'Interno Peter Dutton, paladino dell'ala destra, per 45 voti a 40, e diventa il trentesimo premier dell'Australia, il settimo in poco più di 10 anni. Rispetto al rivale ha una linea più moderata e vicina a Turnbull, il quale era a sua volta succeduto tre anni fa a Tony Abbott dopo un voto di sfiducia interno. Per l'ex leader del Partito Liberale, John Hewson, l'avvicendamento è più il frutto di "vendette personali" ispirate proprio da Abbott che non di divergenze politiche. Turnbull ha annunciato che lascerà la politica e di conseguenza il suo seggio in Parlamento tornerà vacante, con il rischio di mettere a repentaglio la maggioranza, di un solo voto, dello schieramento conservatore.

Il neo-premier Scott Morrison, 50enne cristiano evangelico, aveva inaugurato nel settembre 2013 la politica del "No way", la linea dei respingimenti per i barconi di migranti che tentano di raggiungere l'isola-continente. Come ministro dell'Immigrazione della Protezione dei confini, aveva tradotto in pratica la linea dura del governo Abbott con l'"Operazione frontiere sovrane" per scoraggiare i richiedenti asilo dall'arrivare via mare con i respingimenti operati dalle navi della Marina con operazioni in alto mare su cui vige il massimo riserbo. I richiedenti asilo intercettati vengono portati nei campi di detenzione su isole sperdute nel Pacifico, a Nauru e in Papua Nuova Guinea. Così dai 37 sbarchi illegali del 2013 si è passati a zero dal luglio 2014 a oggi. Diminuiti anche i tentativi: in tre anni sono stati bloccati soltanto 18 barconi.

La sua politica è stata fortemente criticata dalle Nazioni Unite e dai gruppi per i diritti umani, ma è diventata modello d'ispirazione per altri politici, come il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Mentre operatori sanitari e avvocati condannavano le condizioni di vita dei migranti nei campi di accoglienza, dove alcuni richiedenti asilo sono stati trattenuti per diversi anni, Morrison celebrava il crollo del numero degli sbarchi. A suo dire, la "Operation Sovereign Borders" ha fermato i flussi e impedito annegamenti in mare. Molti lo hanno attaccato e criticato per il fatto che la sua fede cristiana mal si concilierebbe con la severità del suo atteggiamento verso l'immigrazione. I genitori del nuovo premier guidavano entrambi programmi giovanili all'interno della Chiesa evangelica. Lui stesso è stato un membro attivo della Chiesa e ha incontrato sua moglie, Jenny, da adolescente proprio in questi ambienti. I due si sono sposati quando lui aveva 21 anni. La coppia ha due figli.

Dopo aver giurato da premier, Morrison ha promesso che la sua priorità sarà garantire stabilità e unità.

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