Sgarbi quotidiani

La mafia che non t'aspetti

L'amministrazione di Sutri appare assai difficoltosa per consuetudini di poteri familiari, che scavalcano la volontà e la programmazione del sindaco

La mafia che non t'aspetti

L'amministrazione di Sutri appare assai difficoltosa per consuetudini di poteri familiari, che scavalcano la volontà e la programmazione del sindaco. Una immobilità che prima di ieri si era manifestata con il volto cortese del vicesindaco, e ieri con l'aggressività squadrista di un vero fascista. Due facce della stessa medaglia. Come i due confermano con l'insolente post in cui sono fotografati insieme, con il commento: «finoallafine, per noi non è un motto ma uno stile di vita». Bello stile di vita! Firmato dal fascista e condiviso dal democristiano, per di più parenti. Appare sempre più evidente che i cittadini di Sutri vivono sotto il controllo di alcune famiglie, che hanno perpetuato il potere, pensando di continuare a controllare la città con un sindaco di immagine, come uomo dello schermo. Non so se il vicesindaco intenda «finoallafine» stare unito al violento consigliere, o accetti le mie condizioni: o le dimissioni del consigliere per vilipendio delle istituzioni e indegnità morale e politica, o dimettersi con lui. Una esperienza come questa non l'avevo vissuta neanche a Salemi, dove le famiglie non avevano consuetudine a insultare e minacciare, ma a discutere. Il potere di alcuni gruppi a Sutri è affine al potere mafioso. Sono determinato a denunciarlo, e a chiedere al prefetto, in vigenza di tali comportamenti, lo scioglimento del Comune e il suo commissariamento. Per quello che mi riguarda la mia esperienza, da qui in avanti, sarà a tempo definito.

Occorre il ripristino delle regole.

Commenti