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Ora Salvini lancia la guerra ai centri di accoglienza

Il ministro: "Chiuderemo il Cara di Mineo e il centro a Bagnoli". In Veneto svuotato quello di Cona. Obiettivo ridurre i costi

Ora Salvini lancia la guerra  ai centri di accoglienza

Matteo Salvini non si ferma. Il Viminale prepara un piano per dare una sforbiciata all'accoglienza partendo dalla chiusura di alcuni Cara e dimezzando le spese per la gestione dei migranti. È stato lo stesso ministro degli Interni che annuncia le prossime mosse sul fronte migranti: "Possiamo garantire che non ci saranno più situazioni insostenibili, da Padova alla Sicilia. A questo proposito ricordo che al Cara di Mineo lavoriamo alla riduzione del numero di ospiti e dei costi, con l'obiettivo finale della chiusura. Mentre in Veneto il centro per immigrati di Cona sarà progressivamente svuotato e prevediamo di cessare l'attività di quello di Bagnoli. Il Comune di Agna, infine, potrà beneficiare di fondi compensativi per i disagi che ha sopportato negli ultimi anni di malgoverno Pd".

Di fatto l'obiettivo primario del Viminale è quello di ridurre i costi per la gestione dei centri di accoglienza. Una mossa che va di pari passo con la riduzione degli sbarchi sulle nostre coste come ha ricordato il titolare del Viminale: "Siamo orgogliosi di aver ridotto gli sbarchi in Italia al minimo storico degli ultimi cinque anni, così come ha certificato l'Organizzazione internazionale per le migrazioni.

In questo modo possiamo garantire che non ci saranno più situazioni insostenibili, da Padova alla Sicilia".

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