Politica

Carfagna ai giovani di Fi: "Non morire salviniani"

La vicepresidente alla Camera: "Non rottamare un partito per fare da maggiordomi in casa di altri"

Carfagna ai giovani di Fi: "Non morire salviniani"

Giovinazzo (Ba) - Come da tradizione consolidata ormai in sei anni di attività, Forza Italia riparte da Giovinazzo. Qui si svolge la tre giorni di Everest018, il Campus nazionale dei giovani di Fi di cui sono motore e anima Maurizio Gasparri e il consigliere regionale Domenico Damascelli. Un appuntamento - entrato nella top dei trend di giornata sui social - che quest'anno, di fronte all'impetuosa cavalcata della Lega, assume il sapore del laboratorio di riflessione in cui l'orgoglio si mescola all'autocritica e al desiderio di rivalsa.

Il leit motiv è l'unità del centrodestra, uno schema che resta nel cuore dei forzisti, da Luigi Vitali a Francesco Paolo Sisto, ma attraverso un approccio che consenta di essere «non soltanto termometro degli umori, ma anche medicina», per dirla con il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma.

Forza Italia cerca di esplorare i modelli vincenti. E così sul palco raccontano le loro vittorie prima il neo sindaco di Catania Salvo Pogliese; poi il neo governatore del Molise Donato Toma «partito da meno 27 rispetto ai Cinquestelle e vincitore con 5 punti di scarto andando a stanare l'avversario sulle proposte».

L'ospite d'onore della prima giornata è però Mara Carfagna che chiede a chi ha dubbi e tentazioni filoleghiste di sgombrare subito il campo all'insegna dello slogan: «Noi vogliamo vivere da berlusconiani, non morire da salviniani».

«Abbiamo letto le ipotesi di partito unico, ma io chiedo: c'è qualcuno che pensa di rottamare un intero partito per andare a fare i maggiordomi in casa d'altri? Piuttosto abbiamo bisogno di contare su chi crede veramente in Forza Italia, dirigenti che vogliono vivere da berlusconiani, da azzurri, da liberali, non morire da salviniani. Non ci servono dirigenti perplessi e dubbiosi che inseguono altri partiti, invidiano altri leader, oppure praticano furbescamente la doppia fedeltà sui territori. Vadano pure, si imbarchino. In passato è spesso finita con un naufragio» dice la vicepresidente della Camera. «Salvini rispetti Berlusconi, metta da parte il tono di sfida e le minacce e lavori con noi alla rifondazione.

Dica che cosa vuole fare, se il governo con M5s è un incidente di percorso o un accordo strutturale, se vuole governare con il centrodestra e fare la flat tax oppure preferisce il reddito di cittadinanza».

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