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I pulsanti placebo che incontriamo nelle nostre città

Si chiamano pulsanti placebo, oppure semplicemente non funzionanti perché mai riparati, e creano nel passante l'illusione di funzionare quando in realtà non funzionano

I pulsanti placebo che incontriamo nelle nostre città

Il nostro mondo è corredato da pulsanti che non funzionano perché mai riparati oppure da quelli che devono dare un effetto placebo, ovvero illudere la persona che funzioni quando in realtà...

L'articolo del Post riporta una serie di bottoni, come quelli posti ai semafori pedonali che dovrebbero far scattare il verde mentre in realtà non servono a nulla. Oppure ancora quelli degli ascensori per la chiusura anticipata delle porte. La nostra realtà è corredata da bottoni di questo genere.

"Illusione di controllo", ecco a cosa servono: negli anni '70 Ellen Langer, attualmente accademica di Harvard mentre in quegli anni studiava a Yale, ipotizzò questa teoria psicologica secondo la quale l'uomo ha bisogno di questi stimoli. L'esperimento fu semplice: si inserì all'interno di un gruppo di pokeristi e sbagliò volontariamente l'ordine di consegna delle carte. I giocatori tutti si innervosirono nonostante la stessa studiosa spiegò loro che l'ordine di consegna delle carte in realtà non comprometteva la probabilità di vincita in partita. Situazione di controllo persa in una situazione incontrollabile.

La studiosa ha detto recentemente a Cnn che:"facendo qualcosa si sta in genere meglio di quando non si fa niente", e utilizza l'esempio classico dei pulsanti posti negli attraversamenti pedonali sulle strade di New York. Sono pochissimi i pulsanti che funzionano, e lo stesso dipartimento dei trasporti ha confermato la teoria della Langer dicendo che solo il 10% dei pulsanti posti sulle strisce funzionano. Oggi, spiega sempre il dipartimento dei trasporti, i semafori sono sempre più intelligenti perché dotati di sensori che prima non esistevano ma si continuano comunque ad inserire i bottoni per far scattare prima il verde in modo tale da riuscire a dare l'illusione di controllo.

Un altro esempio potrebbe essere quello degli ascensori. Gli ultimi, costruiti da vent'anni a questa parte, hanno ancora quella tipologia di bottone posto per la chiusura anticipata delle porte. Non servono a nulla, specialmente perché l'apertura e chiusura è regolata da un timer (o da sensori, nei più moderni) che devono consentire la salita di un tot di numero di persone o addirittura di persone disabili.

Nel 2003 un articolo del Wall Street Journal fece scalpore, venne successivamente riproposto nel 2017: i pulstanti dei termostati o dell'aria condizionata in ufficio non funzionano in realtà. O meglio, le informazioni non sono direttamente "prese" dal sistema quanto inviate ad una centrale che raccoglie le informazione e cerca di calcolare i bisogni dei dipendenti dopo varie richieste. Quindi, se un dipendente va ad abbassare di cinque gradi l'aria condizionata è possibile che in realtà l'abbassi di due gradi.

Molti appresa quest'informazione gridarono allo scandalo, la Langer invece risponde così:"Se ci pensate, l’azione richiesta è davvero piccola e, anche se non ha effetto, alla fine non è un problema. I pulsanti placebo hanno comunque un effetto psicologico".

Google Doc, dopo le molte segnalazioni degli utenti, sta pensando di introdurre un pulsante di salvataggio placebo nonostante questo salvi costantemente.

Questa è la stessa logica applicata da alcune applicazioni con i tasti "refresh".

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