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Cantiere centrodestra, prove generali di intesa su Rai e amministrative

Il Carroccio ripropone Foa presidente e si cerca la quadra sui candidati: vertice in vista tra i leader

Cantiere centrodestra, prove generali di intesa su Rai e amministrative

Per la presidenza della Rai è il momento della stretta finale. Tutto si giocherà nell'arco di 48 ore. Il presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini, ha convocato per le 8.30 di giovedì mattina la commissione, ma senza una riunione del cda di viale Mazzini (cui spetterà indicare il nome del presidente da votare) non si uscirà dallo stallo.

La Lega appare decisa a riproporre il nome di Marcello Foa e non vuole mollare la presa sul suo candidato. Anzi presenterà in cda alcuni pareri legali positivi per respingere le accuse mosse del Pd di «illegittimità di un nuovo voto in Commissione su Foa». Il Pd, invece, promette battaglia e nel caso sia confermato il nome di Marcello Foa, è pronto ad aprir il fronte dei ricorsi. I Dem sono in possesso di pareri legali stando ai quali una eventuale nuova votazione in Vigilanza sul nome di Foa sarebbe illegittima. E, sempre stando a questi pareri, gli atti del Cda Rai presieduto da Foa sarebbero a rischio annullamento.

Il via libera del Movimento Cinquestelle sembra sia cosa fatta nel nome della necessità di uscire al più presto da una situazione di stallo che penalizza l'azienda di Viale Mazzini. La situazione di stasi dura dal primo agosto quando il direttore del Corriere del Ticino incassò la maggioranza dei voti (22) senza però raggiungere il quorum richiesto (27). A pesare le divisioni interne al centrodestra, con la Lega determinata a puntare tutto su Foa e Forza Italia contraria non al profilo di Foa ma al metodo scelto dalla Lega, poco incline alla condivisione preventiva della propria scelta.

Ora la partita si riapre. Un accordo ancora non c'è, ma è possibile che Silvio Berlusconi e Matteo Salvini possano trovare un accordo complessivo che comprenda anche le prossime regionali (dall'Abruzzo alla Basilicata alla Calabria) e forse l'elezione dei vertici del Csm in scadenza. Al momento contatti diretti ai massimi livelli non ce ne sono stati, ma contatti e discussioni tra i dirigenti dei due partiti ci sono stati. La giornata buona potrebbe essere oggi perché Berlusconi torna a Milano (è stato fuori per il compleanno della nipote). Dentro Forza Italia questo passaggio viene vissuto come la cartina tornasole per verificare la volontà di Salvini di continuare ad andare avanti come coalizione.

Sullo sfondo nel partito azzurro continua il dibattito sulla linea politica. Licia Ronzulli a Campus Everest ha chiesto a tutti di tornare a concentrarsi di più sull'attività di Forza Italia piuttosto che fossilizzare l'attenzione sull'alleato di governo. «Basta autoreferenzialità, basta parlare solo di partiti, coalizione, fusioni, annessioni e rapporti di forza» è la richiesta della vicepresidente dei senatori azzurri. «Sedersi sulla riva del fiume e attendere che passi un cadavere gialloverde non ha senso ed è un atteggiamento che non viene apprezzato dalla nostra gente. Quello che interessa è vedere un movimento che cresce e vive a prescindere dalle sconfitte degli altri.

Abbiamo una storia di governo e concretezza, dobbiamo ascoltare i territori e rispondere ai bisogni, dobbiamo dimostrare di non avere paura».

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