Cronaca locale

«A Brera domeniche gratis e sconti»

Nuovo scambio di capolavori: la «Cena» di Caravaggio con quella di Rembrandt

Francesca Amè

Tre, due, uno: è il nuovo «schema» di Brera. La trovata è di James Bradburne, direttore della Pinacoteca, cui non manca il dono della sintesi. E così, mentre ieri mattina presto, a museo ancora chiuso al pubblico, ci si preparava per l'accoglienza di un nuovo importante «ospite» di cui vi diremo, l'occasione è propizia per discutere di numeri. È stato, quello dei numeri dei visitatori e del conteggio degli ingressi, il «tema caldo» dell'estate dopo le parole del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli su un possibile ripensamento delle (fortunate) domeniche gratis nei musei statali. «Noi non solo intendiamo mantenere (le giornate gratuite nei musei, ndr), ma aumentarle, modulandole però, con intelligenza, a seconda del sito, del flusso turistico e del periodo dell'anno», ha detto il ministro, sollevando qualche malumore tra i direttori dei principali musei italiani. Bradburne, a questo proposito, ha ricordato che fin dal suo insediamento (epoca Franceschini) aveva ribadito che i numeri, in un museo non sono tutto. E che Brera non poteva snaturarsi per diventare un mostrificio aperto a mostre temporanee block-buster: «Il museo non deve essere un contenitore, va valorizzato il contenuto». In una Pinacoteca come Brera, il contenuto è una notevole collezione permanente. Le domeniche gratis complice anche un allestimento reso più efficace hanno portato code di visitatori che non si vedevano da tempo, ma il cuore del progetto è il «dialogo tra le opere della collezione». E qui veniamo al «nuovo ospite» (temporaneo) della Pinacoteca: si tratta di un'altra Cena in Emmaus e in particolare de La Cena dei pellegrini di Emmaus di Rembrandt, capolavoro del maestro olandese proveniente dal Musée Jacquemart-André di Parigi. Fino al 24 febbraio sarà esposto in Pinacoteca, nella sala di un'altra celebre Cena in Emmaus, quella del Caravaggio, quadro-icona del museo. L'opera del Merisi è nel frattempo andata al museo francese per la mostra Caravage à Rome. Amis et ennemis. Non si tratta però di un banale «scambio-prestiti» tra le due istituzioni: dal 28 gennaio, infatti, il quadro di Caravaggio tornerà a Brera e fino al 24 febbraio 2019 le due «cene» saranno una accanto all'altra per un fino ad oggi inedito confronto.

Il direttore ha lanciato un'altra proposta: «Il terzo giovedì del mese confermiamo l'ingresso a 3 euro che già è in corso, per i giovani dai 18 ai 25, la fascia d'età che il ministro vuole incentivare, l'ingresso sarà invece di 2 euro, mentre nei fine settimana il biglietto per gli over 65 sarà di 1 euro».

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