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Migranti, la Tunisia dice no ai voli charter. Ma Salvini: "Cambierò accordi"

L'idea di intensificare i voli charter per rimpatriare i clandestini in Tunisia continua a coltivarla, nonostante dal paese nordafricano sia arrivata una prima chiusura

Migranti, la Tunisia dice no ai voli charter. Ma Salvini: "Cambierò accordi"

Matteo Salvini non molla. L'idea di intensificare i voli charter per rimpatriare i clandestini in Tunisia continua a coltivarla, nonostante dal paese nordafricano sia arrivata una prima chiusura.

Infatti, secondo quanto scrive Il Corriere, la Tunisia rifiuta i charter "straordinari" per rimpatriare i migranti giunti a Lampedusa giovedì sera. Al momento si dovrà seguire la procedura ordinaria, cioè 80 stranieri a settimana con due voli. Il tutto come definito dagli accordi degli anni scorsi.

Ma il ministro dell'Interno oggi è tornato sull'argomento. "Ci stiamo lavorando e stiamo lavorando anche per cambiare accordi che altri ci hanno lasciato che non sono assolutamente soddisfacenti. Voli charter già ne partono per la Tunisia settimanalmente, l'importante è che ne partano di più e con più gente a bordo.

Stiamo lavorando sul flusso in arrivo dalla Tunisia, martedì avrò un incontro a Roma perché non c'è guerra, non c'è carestia e non si capisce perché barchini o barconi devono partire dalla Tunisia e arrivare in Italia".

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