Cronaca locale

Palazzina Liberty in note 117 concerti per Milano

Il festival si «allarga» ed esplora tutte le epoche dal Rinascimento a oggi. Al via il 20 settembre

Luca Pavanel

Fa impressione la mole di energia positiva in note che sta per abbattersi su Milano, generata anche dalla Palazzina Liberty: 117 concerti da camera, viaggio nella storia della musica dal Rinascimento alla contemporanea; più programmazioni in una, con dietro altrettante associazioni e formazioni. Della nuova stagione, quella 2018/2019 se ne è parlato ieri mattina a Palazzo Marino in un'insolita presentazione - prima dei lavori l'esecuzione di un concerto per archi di Geminiani - che in quel momento poteva avvenire solo nell'era di un assessore alla Cultura-compositore quale è Filippo Del Corno, che davanti a una sala gremita riguardo al festival così si è espresso: «Si conferma con questa terza edizione la vocazione polifonica del progetto. Un cartellone molteplice e plurale - ha commentato Del Corno - in cui convivono generi e linguaggi diversi, stili e pratiche apparentemente distanti». Come del resto testimonia l'omaggio al musicologo «Luigi Pestalozza, scomparso un anno fa, a cui l'Associazione Amici di Musica/ Realtà dedica due performance sulla canzone d'autore in collaborazione con il Club Tenco di Sanremo». Un'occhiata alle date della stagione, dal 20 settembre al 30 giugno del 2019.

Il via sarà giovedì della prossima settimana con «Vette di latte», spettacolo-concerto con il soprano Silvia Lorenzi; di questi, il ciclo di sei date a cura della Civica Orchestra di Fiati di Milano - Cof, ensemble in residenza dal 1991, e una sezione didattica di 21 matinée per le scuole con i concerti dell'Orchestra da camera Milano Classica e gli spettacoli di teatro musicale de La Sala dei Tanti, accompagnati dalla Cof. Numerosi e di pregio gli interpreti in cartellone, qualche esempio: da Roberto Plano (21 ottobre) a Enrico Bronzi (13 gennaio), da Marcello Scandelli e Marina De Liso (24 febbraio) a Bruno Canino (26 maggio). E ancora: fra i protagonisti della XXVII stagione di Milano Classica, «Geni italiani»; il duo pianistico Cabassi-Larionova con il tenore Mirko Guadagnini e voci soliste nei «Liedebeslieder Walzer» di Brahms, un classico del Festival Liederìa di per la sua XIII edizione (25 novembre); il basso Renato Dolcini ne «La Resurrezione», capolavoro di Haendel per la quarta stagione de «La Risonanza in Palazzina» (9 ottobre), e molti altri. Si parla pure di «Cammei» del repertorio cameristico. Si tratta di due omaggi di Milano Classica a Clara Wieck Schumann (1819 - 1896) nel bicentenario della nascita con Le Cameriste Ambrosiane (10 marzo) e il Quartetto Indaco (14 aprile). Diverse inoltre le collaborazioni con la Civica Scuola di Musica «Claudio Abbado» diretta da Andrea Melis. Dulcis in fundo la proposta contemporanea del Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli col suo «Rondò: saranno alla Palazzina Liberty coi loro programmi il 23 gennaio, il 21 marzo e il 10 aprile del prossimo anno. Insomma buona viaggio.

Musicale.

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