Scienze e Tecnologia

Sony Playstation Classic: la mania della miniaturizzazione continua

Seguendo ancora una volta la scia di Nintendo, Sony presenta la versione ridotta della prima Playstation con 20 titoli inclusi.

Sony Playstation Classic: la mania della miniaturizzazione continua

Playstation Classic: Sony entra nel mercato del retrogaming in formato mini con la sua prima console, ventiquattro anni esatti dopo il primo lancio e precisamente il 3 dicembre 2018.

La console a 32 bit di Sony venne immessa sul mercato il 3 dicembre del 1994 in Giappone e poco meno di un anno dopo, nel settembre 1995, in America ed Europa.

Con il Sega Saturn furono di fatto le prime vere console a 32 bit in commercio e segnarono il passaggio nella grafica videoludica al tridimensionale, dopo i fasti dell’era 16 bit in cui il bitmap aveva segnato due generazioni di intrattenimento ludico.

La Playstation Classic è più compatta del 45% rispetto all’originale pur presentando il medesimo design: abbiamo i pulsanti di accensione e disc tray presenti e funzionanti, con il secondo qui dedito al cambio di videogioco ora precaricato.

Non sarà più presente il lettore ottico ma i titoli saranno salvati in una memoria interna che probabilmente sopperirà anche alla mancanza di memory card come nell’originale.

Inclusi nella confezione il cavo HDMI, quello dell’alimentazione (senza adattatore di corrente però, da acquistare a parte) e due joypad USB digitali che riprenderanno esattamente l’ergonomia degli originali.

Non si tratterà dei DualAnalog / DualShock usciti successivamente, ma della primissima versione con la sola croce direzionale digitale.

Venti i tioli inclusi e precaricati, ma un elenco preciso non è ancora stato divulgato. Certi sembrano solamente cinque per ora: Final Fantasy VII, Jumping Flash, Tekken III, Ridge Racer Type 4, e Wild Arms.

Del resto, la softeca della console a 32 bit di Sony rimane enorme, tanto più se consideriamo gli anni in cui fu prodotta: poco meno di ottomila titoli rilasciati tra tutti i mercati, è probabile quindi che come avvenuto per la serie Nintendo Classic Mini, vengano differenziati per mercato di vendita.

Nessuna notizia invece di eventuali filtri o miglioramenti grafici: per quanto l’operazione punti al romanticismo del ricordo, i titoli tridimensionali dell’alba videoludica mal si adattano alle nuove televisioni ad altissima definizione. Come accaduto per il Nintendo Classic Mini, potrebbero esserci degli effetti opzionali per migliorarne la resa.

Infine il prezzo: 99 Euro per la versione europea, in tempo per i regali di Natale.

Commenti