Cronache

Figlio di due padri, il Tribunale di Pisa dice sì alla trascrizione

Il Tribunale di Pisa ha deciso di accogliere una richiesta relativa alla trascrizione di un atto di nascita di un bambino, nato negli Stati Uniti, che risulta avere due padri. L'amministrazione pisana, invece, aveva espresso un parere contrario

Figlio di due padri, il Tribunale di Pisa dice sì alla trascrizione

Il Tribunale di Pisa ha detto 'sì' a una richiesta relativa alla trascrizione di un atto di nascita di un bambino straniero, nato negli Stati Uniti, che risulta avere due padri. Il documento originario, quello depositato negli States, avrebbe già ratificato la paternità di tutti e due gli uomini.

Questo, almeno, è quello che si deduce leggendo quanto riportato da La Nazione. L' amministrazione pisana, quella del Comune dove pochi mesi fa ha trionfato la coalizione di centrodestra, si era espressa in modo contrario rispetto alla bontà di procedere con la trascrizione. I due padri, stando sempre a quanto scritto sul quotidiano citato, hanno abitato per molto tempo nella città della Torre e ora sono residenti nei limitrofi.

La notizia riguardante l'accoglienza della trascrizione è stata data anche dalla Rete Lenford e dall'associazione Famiglie Arcobaleno, attraverso le dichiarazioni rilasciate da due rappresentanti: "Il bambino - viene specificato all'interno del comunicato - è nato nel 2010 negli Stati Uniti e sul suo atto di nascita, regolarmente trascritto nel Comune di residenza, risultava il nome del solo padre biologico". Ecco poi il racconto del seguito della vicenda: "...i genitori avevano ottenuto dall'autorità americana la rettifica dei documenti anagrafici del figlio, cittadino americano per nascita, così che risultassero i nomi di entrambi i padri. Quindi avevano chiesto al Comune di Pisa la modifica dell'atto originariamente trascritto, con l'aggiunta del secondo genitore. Il Comune si era però rifiutato". Adesso è arrivata la decisione del Tribunale.

Trascrizione e registrazione dei figli delle coppie omosessuali sono due temi che stanno tenendo banco in molte zone d'Italia. Se per la prima casistica sembra esistere più di un precedente favorevole, per le registrazioni il quadro appare molto più complicato. La questione, in alcuni casi, interessa anche la maternità surrogata, che nel belpaese è vietata per legge. La procura di Roma, pochi giorni fa, è intervenuta ricorrendo nei confronti della registrazione di un atto di una bambina nata in Canada. Figlia, anche in quel caso, di due papà.

Esiste il diritto ad avere una mamma? Anche su questo ci si sta interrogando.

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