Cronache

Rozzano, don Mauro Galli condannato per pedofilia

Don Galli, ex parroco di Rozzano, è stato condannato in primo grado a 6 anni e 4 mesi. La madre della vittima "per nulla soddisfatta" della scelta di Delpini, che aveva optato per trasferire il sacerdote in questione a Legnano

Rozzano, don Mauro Galli condannato per pedofilia

Don Mauro Galli, ex parroco di Rozzano, nel milanese, è stato condannato a 6 anni e 4 mesi in primo grado dopo essere stato accusato di aver abusato di un minore nel dicembre del 2011. Il sacerdote, per via di questa vicenda, era stato trasferito altrove.

Il procuratore Lucia Minutella aveva chiesto dieci anni e otto mesi. Il primo commento, quello più a caldo, è arrivato dalla madre della presunta vittima, del ragazzo che all'epoca dell'episodio contestato era solo un quindicenne: "Delpini ha avuto un comportamento maldestro. Quando ha saputo, ha trasferito don Galli nella pastorale giovanile di Legnano. Non siamo per nulla soddisfatti dal suo comportamento", ha dichiarato riferendosi alla scelta operata dall'arcivescovo di Milano, che evidentemente non è piaciuta alla famiglia. "E stato un percorso molto doloroso da tutti i punti di vista, giudiziario e familiare - ha continuato la madre in questione - ". E ancora:" E' stata riconosciuta la credibilità di mio figlio. Venire qui ed essere massacrati in aula è stato duro e doloroso, ma io ci metto la faccia per dire alle vittime di trovare il coraggio e denunciare". Poi l'appello alle istituzioni ecclesiastiche affinché accadimenti di questa tipologia non vengano insabbiati: "Se dovessi tornare indietro - ha proseguito la donna - farei lo stesso percorso all'interno della Chiesa perché queste cose non devono accadere: ora ci aspettiamo che questi fatti non vengano insabbiati e ci siano interventi forti da parte del Papa, come dichiarato di recente nel suo viaggio in Irlanda".

Don Galli, dal canto suo, aveva ammesso solo di aver dormito con il minore: "Quella notte non ho abbracciato, nè toccato, ne compiuto gli atti sessuali che mi vengono contestati. Non ero attratto sessualmente dal ragazzo". Queste la parole pronunciate dal consacrato, durante il processo, nel marzo scorso. Lo stesso monsignor Delpini, ascoltato come testimone, aveva raccontato di come il comportamento imputato al prete gli fosse stato segnalato dalla persona che sarebbe stata abusata. Per questo motivo è scattato l'allontanamento del parroco da Rozzano. Sarebbe stato lo stesso Delpini, poi, a mettere al corrente don Galli dell'avvio dell'inchiesta.

Una richiesta di assoluzione era arrivata dall'avvocato Mario Zanchetti, il difensore del sacerdote, basata sul fatto che don Galli avrebbe commesso sì una "grave violazione", ma solo da un punto di vista "ecclesiastico". La denuncia sarebbe arrivata solo nel 2014, cioè tre anni dopo la notte incriminata. Per questo motivo il legale del parroco non riterrebbe attendibile la versione della presunta vittima. Pare che sia già stato annunciato il ricorso. L'Arcidiocesi di Milano ha dichiarato, attraverso vie ufficiali, di aver preso atto della sentenza e ha voluto esprimere la sua "vicinanza al ragazzo coinvolto, alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno ingiustamente sofferto".

Per parte ecclesiastica, ora, si attende di capire come andrà a finire il processo canonico.

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