Salute

Dalla schiena a occhi e spalle Come difendersi dagli acciacchi da scrivania

Stare otto ore seduti in ufficio crea molti problemi alla salute e fa ammalare otto impiegati su dieci. Sotto accusa anche l'aria condizionata e il rumore

Maria Sorbi

Computer perennemente acceso, sedia scomoda, luci al neon, aria condizionata, mano sul mouse. L'elenco delle cause dei mali da scrivania è lungo, lunghissimo. E l'ufficio tradizionale molto spesso non è il luogo migliore per stare bene. Passandoci in media otto ore al giorno, i cosiddetti colletti bianchi si trovano a convivere con vari disturbi, alcuni causati dalla vita sedentaria, altri dalla postazione di lavoro. E sarà anche vero che il loro non è un lavoro fisicamente logorante, ma non fa di certo bene fissare tutto il giorno uno schermo, stare fermi alla scrivania e alzarsi solo per una pausa veloce ai distributori automatici di snack e merendine varie.

In base ai dati raccolti dall'agenzia Loudhouse e presentati al Ministero della Salute, negli ultimi tre anni otto impiegati su dieci hanno sofferto di dolori da ufficio: nel 60% dei casi di mal di schiena, nel 50% dei casi di mal di testa e spesso di mal di collo o dolori a spalle e cervicale.

UNA PAUSA OGNI DUE ORE

Altro bersaglio della vita dell'impiegato sono gli occhi: molto frequente è la sensazione di secchezza, l'affaticamento è da mettere in conto sempre e sono frequenti i casi di vista annebbiata. Fastidi che non portano certo a chiedere giorni di malattia ma che non possono essere risolti tenendo anti dolorifici e anti infiammatori a portata di mano sul tavolo. I medici consigliano di fare una pausa di 15 minuti almeno ogni 2 ore: per coloro che hanno già disturbi della vista, come la miopia, staccare dal monitor è un tocca sana che riequilibra tutto «l'ingranaggio». Utile regolare anche la luminosità dello schermo e rispettare le norme sulla sicurezza, evitando riflessi delle finestre sul monitor o accortezze simili.

La vita sedentaria a lungo andare può provare problemi di salute ben più gravi. Ad esempio al cuore. Quando il corpo è a riposo, e in particolare le gambe, nell'organismo la circolazione è rallentata. Inoltre il corpo a uno stato prolungato di riposo risponde naturalmente consumando meno grassi e zuccheri.

Per coloro che lavorano stando seduti tutto il giorno il rischio di diabete aumenta del 112%, quello di infarto e ictus del 147%. Stare troppo ancorati alla scrivania aumenta il rischio di cancro al seno, alla prostata e al colon. Chi sta seduto molte ore è molto più soggetto al rischio di stress psicologico, che può portare vari disturbi, dal semplice mal di testa a problemi di concentrazione, fino a spossatezza e depressione.

PANCREAS, SVEGLIATI!

Inoltre stare fermi e seduti, con gli addominali compressi e il metabolismo rallentato, fa aumentare di peso: la risposta del nostro corpo all'insulina, prodotta dal pancreas, diminuisce. Eppure è proprio l'insulina che aiuta l'organismo a utilizzare il glucosio e controllare la sua concentrazione nel sangue: se la risposta corporea rallenta, il pancreas ne produce in eccesso.

Anche il mouse, assieme al computer, è tra i colpevoli dei mali dell'impiegato, in particolar modo della sindrome del tunnel carpale. Una pressione eccessiva esercitata sul nervo mediano, il nervo centrale del polso, può causare intorpidimento, debolezza muscolare e dolore continuo. Per questo i medici consigliano di ruotare spesso il polso e di non mantenere troppo a lungo la stessa posizione. Bisogna tener presente che anche il modo in cui si ticchetta sulla tastiera può influire e creare dolori. L'ideale è aggiustare la sedia in modo che gli avambracci stiano allo stesso livello della tastiera. In generale, l'ideale sarebbe avere tavoli regolabili, poggiapiedi e supporti per la schiena da aggiungere alla sedia per rendere la postazione di lavoro il più confortevole possibile. Tuttavia, in base alle ricerche di Loudhouse, il 32% dei lavoratori dice di arrangiarsi con accorgimenti improvvisati, tipo il cuscino portato da casa, nulla di più.

L'ARIA CONDIZIONATA

Ci sono altri due elementi che determinano il benessere (e la concentrazione in ufficio): l'aria condizionata e l'acustica. In particolar modo, se i filtri dell'aria condizionata non sono ben puliti e funzionanti, è un attimo che circolino batteri in ogni stanza dello stabile e diffondano malattie tra i dipendenti. Idem una cattiva areazione dei locali dove si lavora aumenta la possibilità di ammalarsi. Uno dei problemi «estivi» è la regolazione della temperatura che non mette mai d'accordo tutti e spesso causa bronchiti, mal di gola e cervicali.

Inoltre mai sottovalutare i rumori: se nono troppi e troppo intensi possono provocare mal di testa cronici e diventare un vero ostacolo a un lavoro sereno.

Per sopravvivere alla sedentarietà dell'ufficio è utile avere qualche buona abitudine: ad esempio aprire spesso le finestre e cambiare l'aria, fare le scale a piedi ed evitare di prendere sempre l'ascensore, prepararsi una tisana anziché collezionare caffè alle macchinette automatiche, fare due passi in corridoio mentre si telefona per stimolare un po' la circolazione, lavarsi le mani almeno un paio di volte per evitare la diffusione di batteri vari.

E, una volta usciti, fare sport e darsi al movimento, slacciare finalmente quel colletto bianco abbottonato al collo da otto ore.

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