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Lippi su CR7: "L'Uefa non lo squalifichi. Cristiano vittima di un'allucinazione"

Secondo l'ex allenatore della Juventus e dell'Italia, Marcello Lippi, Cristiano Ronaldo è stato vittima di un clamoroso abbaglio dell'addizionale dell'arbitro Brych: "L'Uefa dovrebbe ammettere l'errore e visto che non si può tornare indietro dovrebbe decidere di non dargli alcuna giornata di squalifica, sarebbe assurdo"

Lippi su CR7: "L'Uefa non lo squalifichi. Cristiano vittima di un'allucinazione"

L'espulsione di Cristiano Ronaldo in Valencia-Juventus, è stata giudicata molto severa e spoporzionata rispetto al tipo di scorrettezza, o presunta tale, commessa dal fuoriclasse portoghese ai danni dell'ex difensore dell'Inter Jeison Murillo. Giovedì 27 settembre l'ex Real Madrid, al primo cartellino rosso ricevuto in carriera dopo 154 presenze, saprà se la sua squalifica sarà di solo una giornata o se saranno due o tre. Marcello Lippi, ex allenatore della Juventus, in un'intervista a Tuttosport si è schierato dalla parte di Cristiano Ronaldo: "Il rosso a CR7 è stato esaminato da una sorta di Var Mondiale e tutti han concordato che per una grattatina alla testa non si può espellere un giocatore soltanto perchè una persona ha avuto un'allucinazione".

Lippi è poi entrato nello specifico non dando alcuna colpa all'ex Manchester United, vittima di un'errore grossolano commesso dall'addizionale di porta: "Non si può rischiare di compromettere una partita e soprattutto una competizione dal momento che con il rosso diretto la squalifica potrebbe essere di due giornate. Ora la Uefa dovrebbe dire: "signori, abbiamo sbagliato. Indietro non si può tornare perchè Ronaldo è già stato espulso e la partita è finita ma ci siamo resi conto che la squalifica sarebbe assurda per cui nessun turno di stop e inseriamo immediatamente il Var in Champions. Ronaldo poteva evitare del tutto il contatto con Murillo? Parliamo di un campione che prima dell'altra sera non era mai stato espulso, e Cristiano in Champions ha disputato 154 partite. Contro il Valencia non ha fatto nulla. Giustamente il mondo considera Ronaldo un divo, ma prima di tutto è un ragazzo sempre rispettoso e molto disponibile con i compagni.

Le lacrime al Mestalla lo confermano una volta in più".

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