Case ristrutturate a migranti, sindaco Pd: "Solo per lavoratori stagionali"

Sommerso da un'ondata di critiche che gli sono piovute addosso dopo le recentissime dichiarazioni di voler ristrutturare e consegnare ai migranti che lavorano i campi del foggiano le case sfitte (di cui si sta già facendo il censimento peraltro), il sindaco del Pd di Carpino, Rocco Di Brina, replica alle accuse sostenendo che si sia trattato di una fake news costruita ad arte.

Le sue nuove dichiarazioni sono state raccolte dai giornali locali: "Purtroppo le fake news sono sempre in agguato. È stato letteralmente travisato il testo originale in cui ho cercato di spiegare che la nostra iniziativa mira a tutelare la dignità umana di quei lavoratori stagionali che popolano il nostro paese nei mesi della raccolta delle olive. Oltre che risolvere un problema di carattere igienico sanitario. Non si tratta di regalare case a nessuno né di iniziativa politica anti governativa – ha proseguito -, del resto nel nostro comune non vi è alcuna emergenza abitativa per fortuna. Si tratta in definitiva di recuperare case fatiscenti e senza proprietari che possono essere utilizzate tanto per i lavoratori extracomunitari, i quali pagheranno le spese per i servizi, tanto per altre necessità che al comune si dovessero presentare". Il dem infine ha concluso minacciando denunce: "Denunceremo gli autori di questa cattiveria che mira solo a mettere in cattiva luce le cose buone di umili amministratori locali che lavorano per il bene delle proprie comunità".

Il sindaco però dimentica che col censimento sinora effettuato, solamente il 30% dei proprietari delle case sfitte è stato rintracciato, le restanti sono state letteralmente sottratte ed acquisite al patrimonio comunale.

Dati e dichiarazioni provenienti dallo stesso primo cittadino di Carpino durante il suo intervento sul palco foggiano della festa provinciale dell'Unità del Pd.