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Valls, ex primo ministro francese, vuole candidarsi a sindaco di Barcellona

L'ex politico francese strizza l'occhio agli anti-indipendentisti spagnoli di Ciudadanos per strappare qualche voto ai futuri possibili primi cittadini

Valls, ex primo ministro francese, vuole candidarsi a sindaco di Barcellona

Manuel Valls potrebbe essere il nuovo candidato a sindaco di Barcellona.

Ma chi è? Manuel Valls è l’ex delfino del Partito socialista francese, che ha ricoperto la carica di ministro dell’interno francese (dal 2012 al 2014) e successivamente il ruolo di primo ministro della Francia, grazie al supporto ottenuto da Francois Hollande, predecessore di Emmanuel Macron al trono di Francia (Presidente della Repubblica francese dal 2012 al 2017).

La sfida di Manuel Valls ha dell’incredibile. Prima di tutto, perchè l’ex primo ministro francese è in realtà spagnolo. Nato nel agosto 1962 da padre catalano e madre italo-svizzera, Valls ha ottenuto la nazionalità francese a 20 anni. La trasversalità di una candidatura come quella di Valls è del tutto inedita nel panorama politico europeo. Nonostante il trattato di Maastricht lo preveda, è la prima volta che un cittadino dell’Unione Europea si candida per le elezioni locali in un altro paese rispetto al proprio.

Dopo aver incassato il colpo del fallimento delle sua candidatura alle elezioni presidenziali francesi lo scorso anno, Manuel Valls ha deciso di provare a lottare per diventare primo cittadino della seconda città più importante in Spagna, con oltre 1,6 milioni di abitanti, sfidando apertamente la linea politica dei separatisti catalani che vorrebbero chiedere l’indipendenza completa della Catalogna dal resto della penisola iberica.

La data per eleggere il nuovo amministratore politico di Barcellona è fissata per domenica 26 maggio 2019, giorno in cui l’uscente sindaco di sinistra Ada Colau consegnerà le chiavi della città ad uno dei candidati sindaci in lizza alle prossime elezioni.

Attualmente, Valls ha ottenuto l’appoggio del partito liberale spagnolo Ciudadanos, con il quale condivide le stesse idee sulla necessità di contrastare qualsiasi ondata indipendentista che rivendichi la separazione della ricca regione catalana.

Tuttavia, i sondaggi non danno per favorito l’ex primo ministro d'oltralpe, al quale consigliano caldamente di creare una coalizione che comprenda anche gli altri due partiti spagnoli anti-indipendenza, ovvero il Partito socialista di sinistra e il Partito popolare di destra per cercare almeno di arrivare al secondo turno elettorale.

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