Cronaca locale

Confalonieri: «Per il Duomo il Comune faccia sua parte»

Assolombarda adotta una guglia. E il presidente della Veneranda Fabbrica chiede aiuto alle istituzioni

Marta Bravi

«Il Comune potrebbe fare qualcosa per il Duomo». Parola di Fedele Confalonieri, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo a proposito delle spese sostenute per il restauro e la conservazione della Cattedrale simbolo della città. «La Veneranda Fabbrica ha bisogno di risorse - ha spiegato Confalonieri -: il bilancio complessivo si attesta sui 30 milioni di euro». Sono i privati a contribuire maggiormente: la principale voce di entrata è rappresentata dalla visite a pagamento delle terrazze che sovrastano la cattedrale, con oltre 2 milioni di biglietti venduti nel 2017. Un numero in continua crescita se si pensa che solo nel mese di agosto il complesso monumentale ha accolto 220.378 visitatori, registrando un incremento del 7,4 per cento rispetto allo steso periodo all'anno precedente. I privati, aziende e singoli benefattori, grazie alla campagna lanciata nel 2012 «Adotta una guglia» hanno regalato tra i 6 e i 7 milioni di euro. Proprio ieri è stata presentata un'altra donazione importante: quella di Assolombarda, l'associazione delle imprese milanesi, che ha versato 150mila euro per adottare la Guglia g63, che rappresenta San Simeone Stilita il Vecchio, realizzata da Gaetano Matteo Monti di Ravenna nel 1811. Le 135 guglie, infatti, elementi architettonici tipici dello stile gotico, sono molto fragili a causa della loro esile struttura: la sottile trama del marmo rosa di Candoglia, infatti, è particolarmente sensibile all'escursione termica, all'inquinamento, agli agenti atmosferici.

E il pubblico? «Lo Stato contribuisce con 5 milioni di euro, la Regione con 2 milioni. Il Comune non mette un euro» osserva Confalonieri. Eppure per il Brand Milano, il cui valore è stimato in 400 miliardi di euro, il Duomo incide per 82 miliardi». «Gian Galeazzo Visconti - spiega monsignor Gianantonio Borgonovo, consigliere di amministrazione della Veneranda - diede al Duomo il compito di rappresentare tutta Milano, perché i cittadini potessero sentire la cattedrale come la loro casa». «Oggi siamo qui in continuità con la generosità e operosità che ha contraddistinto la realizzazione del Duomo fin dall'inizio. Come imprenditori infatti - ha spiegato il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi - sappiamo che solo lavorando in un ecosistema competitivo le imprese possono crescere e prosperare ulteriormente. Per questo avvertiamo la responsabilità di investire sul territorio anche nella prospettiva di restituire al territorio, prendendoci cura del patrimonio storico e artistico». «L'iniziativa di oggi rientra nelle attività dell'Advisory board dedicata alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico della nostra città, che si aggiungono ai numerosi altri progetti di responsabilità sociale a favore delle fasce più esposte della popolazione come i giovani e le donne» ha spiegato Gabriella Magnoni Dompè, presidente dell'Advisory board della Responsabilità sociale delle imprese.

Tra i «progetti turistici, digitali e culturali cui la Veneranda Fabbrica sta lavorando, grazie alla collaborazione con le imprese, - spiega Confalonieri - per rendere sempre più accessibile e accogliente il monumento, la digitalizzazione dell'archivio della Veneranda fabbrica», che racchiude la storia della città nel suo chilometro lineare di lasciti, progetti, 4mila disegni e 80mila fototipi che dovrebbe essere conclusa nel 2021.

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