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Motore, Rossa superata. Ma non tutto è perduto

La battaglia di Sochi, parzialmente in similitudine tecnica con la precedente di Singapore, ma in perfetta parità di gommatura, conferma che la Mercedes ha qualche linea di superiorità motoristica sulla Ferrari, oltre a una gestione sospensioni-pneumatici lievemente migliore. E siccome la sconfitta di due settimane prima ha coinvolto duramente l'errata strategia ultrasoft/soft, ecco che l'odierno Gp di Russia potrà avere qualche opportunità d'un soffio migliore per Maranello. Differenze impercettibili, se non nulle: un minimo appiglio su cui aggrapparsi. Infatti, il distacco percentuale in qualifica dalla Stella a tre punte è passato da -0,63 a -0,60%, praticamente uguale; però, non ci sarà più una partenza meno razionale in hypersoft. E soprattutto il Cavallino non sarà più costretto a sacrificare una parte della propria competitività sull'altare della resa chilometrica delle gomme, che è stata la più negativa limitazione per potersi garantire una percorrenza da unico pit-stop.

Almeno per un rush finale a testa alta, dopo che i bilanci in prova hanno rivelato per la Ferrari una velocità massima nel settore 2 di 329,9 km/h, contro i 328,0 della rivale.

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