Politica

Odia i burocrati, però assume solo gli amici

Luigi piazza l'ex collega di università: consulente per l'ufficio legislativo del Mise

Odia i burocrati, però assume solo gli amici

Roma - Gli amici dell'Università sono gli «unici» burocrati che piacciono a Luigi di Maio. Nei giorni dello scontro tra il M5s e i mandarini dello Stato, si allarga il «cerchio magico» del vicepremier: Enrico Esposito, collega di corso (2006-2011) del capo politico dei Cinque stelle alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Federico II di Napoli, strappa un incarico al ministero dello Sviluppo economico. L'avvocato Esposito, che a differenza del suo nuovo datore di lavoro, ha completato il percorso di studi in Giurisprudenza, sarà il vicecapo dell'ufficio legislativo del Mise.

Oltre ad essere un collega di corso dell'Università, Esposito è un conterraneo di Di Maio. Arriva da Acerra, comune a un tiro di schioppo da Pomigliano D'Arco, la città del leader grillino. Esposito ha intascato un contratto di collaborazione con un compenso di 65 mila euro l'anno. Si occuperà del supporto giuridico all'ufficio legislativo, valutando e verificando i testi normativi: un ruolo chiave e di grande responsabilità. Perché Di Maio ha affidato all'amico dell'università anche il compito di svolgere una funzione di raccordo tra gli uffici del ministero e Palazzo Chigi. A differenza degli altri componenti del cerchio magico, Esposito ha un curriculum di tutto rispetto: laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti, master alla Luiss e varie esperienze in società ed enti internazionali. E soprattutto un maestro famoso: Giulio Napolitano, figlio dell'ex presidente della Repubblica, che figura tra i docenti del master in diritto amministrativo conseguito alla Sapienza. Al netto di un'esperienza robusta, il legame con Di Maio è stato fondamentale a spalancare le porte del Mise all'avvocato di Acerra: un'amicizia antica, nata tra i banchi dell'Università. Tra una lezione e un caffè. Esposito e Di Maio hanno condiviso con Dario De Falco, piazzato a Palazzo Chigi, la passione per la politica negli anni dell'impegno studentesco. Esposito ha proseguito il percorso di studi, Di Maio no. Preferendo le lezioni di Grillo e Casaleggio a quelle dei prof della Federico II. Eppure, Esposito arriva da una famiglia in cui si mastica politica da sempre: il padre, Tommaso Esposito, è stato sindaco di Acerra con il Pd. Ma tra Di Maio e il Pd, Enrico ha scelto l'amico dell'università. Un rapporto quasi fraterno: tanto che il nuovo vicecapo dell'ufficio legislativo è stato tra i pochi invitati al compleanno blindato di Di Maio, festeggiato a Roma per i 30 anni. Mentre il vicepremier è stato l'ospite d'onore al matrimonio di Esposito. Con l'ingresso dell'avvocato acerrano, il «cerchio magico» è quasi al completo. Prima di Esposito, sono sbarcati a Roma, tra Mise, Palazzo Chigi e ministero del Lavoro, Assia Montanino (Casalnuovo), Dario De Falco (Pomigliano), Salvatore Barca (Volla): tutti in ruoli strategici e ben retribuiti. Nomine che hanno creato malumori nel gruppo parlamentare del M5s. Anche perché i burocrati «amici» di Di Maio guadagnano di più di deputati e senatori.

E tra i parlamentari grillini circola già battuta: chi sarà il prossimo ad entrare nel cerchio magico? Un nome c'è: Carmine Sautariello, originario di Nola, altro amico di corso all'università. Sarà lui il prossimo fortunato?

Commenti