Politica

Alta tensione tra stellette e 5 Stelle

I malumori con la Difesa alimentati da fondi negati e scivoloni

Alta tensione tra stellette e 5 Stelle

Le gerarchie militari sono in rotta di collisione con il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. La goccia che rischia di far traboccare il vaso è un servizio delle Iene andato in onda ieri, ma i problemi che sollevano «più di una perplessità», secondo fonti del Giornale, sono altri e di varia gravità. Ieri sera le Iene hanno mandato in onda un servizio sul contrabbando di sigarette dalla Libia a bordo di nave Caprera, che nel porto di Tripoli garantiva appoggio alla Guardia costiera locale. Trenta ha rilasciato un'intervista sostenendo che «l'ho saputo da voi. Vi ringrazio e mi chiedo come mai». E quindi non dai militari.

Lo scorso luglio a segnalare i 700 chili di sigarette a bordo alla procura militare ed ordinaria è stato proprio il comandante di nave Caprera. La Marina ha subito diramato la notizia internamente sbagliando a non estenderla al gabinetto del ministro da poco insediato. Dopo, però, ben prima dell'intervista, Trenta era stata informata sulla vicenda. Nessuno aveva intenzione di insabbiarla o di tenere all'oscuro il vertice politico. E certo non l'aveva saputo dalle Iene.

I rapporti con i vertici militari, ufficialmente ottimi, in realtà sono partiti con il piede sbagliato fin dall'inizio con la scelta del ministro dei suoi collaboratori nel gabinetto. Trenta, ex capitano della riserva selezionata, ha scelto come segretario particolare un colonnello con il dente avvelenato per mancate promozioni. Un sergente maggiore è diventato consigliere per l'analisi strategica e un colonnello dell'Aeronautica nominato esperto giuridico è un doppione dell'ufficio legislativo.

L'ulteriore allarme è suonato con l'intenzione del ministro di ridurre il mandato dei capi delle Forze armate a 2 anni con minime possibilità di proroga rispetto ai tre attuali, che sono comunque pochi per incidere veramente. Fonti della Difesa hanno ribadito che «il ministro ha massima fiducia negli attuali capi (di Stato maggiore, ndr), ma intende anticipare il tagliando sul lavoro che svolgeranno in linea con gli indirizzi del contratto di governo». Il termine «tagliando» non è il più azzeccato per generali a quattro stelle. Dall'opposizione gridano al «condizionamento politico dei vertici della Difesa» come sta avvenendo in altri ministeri, ma proprio il precedente governo targato Pd ha bloccato gli incarichi al vertice a 3 anni senza proroghe.

I problemi «strategici» riguardano la scarsa forza del ministro nell'ottenere fondi cruciali per la Difesa. Il vicepremier Luigi Di Maio avrebbe respinto con perdite la richiesta di Trenta sull'indispensabile rinnovamento del sistema di difesa aereo. Gli attuali missili Aspide arriveranno al termine dell'età operativa nel 2021. Il nuovo sistema di difesa, Camm-Er costa mezzo miliardo di euro, ma spalmato fino al 2031. Da subito bisogna stanziare solo 25 milioni nel 2019. Se il progetto non decolla si rischia che basi, aeroporti e le nostre missioni all'estero restino sguarniti. Non solo: al ministro è stato fatto presente che i carri Ariete sono ridotti ai minimi termini come gran parte del materiale. Una fonte del Giornale parla senza peli sulla lingua «di esercito a pezzi».

L'utilizzo dei social è un'altra «perplessità» delle gerarchie militari. I vertici hanno saputo nelle ultime ore dalla pagina Facebook del ministro della circolare emessa dal suo gabinetto che da il via libera al sindacato fra i militari.

Una svolta storica e molto discussa proprio per la particolarità delle Forze armate.

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