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Farinetti: "Gli italiani donino l'1% del proprio patrimonio per combattere la povertà"

Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, scarica Renzi: "Continuo a voler bene a Matteo, ma Nicola Zingaretti lo voterei"

Farinetti: "Gli italiani donino l'1% del proprio patrimonio per combattere la povertà"

"La povertà si combatte con la generosità. Stabiliamo che per un periodo delimitato, diciamo per tre anni, si doni l'1% del risparmio privato a chi ha bisogno. Troveremmo 120 miliardi. Una cosa del genere gli italiani la accetterebbero". Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, ai microfoni del programma di Radio2 "I Lunatici", propone questa ricetta per aiutare i più poveri.

"È giusto che chi sia stato più fortunato nella vita aiuti chi ha avuto meno", aggiunge parlando del reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda il tema dell'immigrazione dice:"L'accoglienza è sacrosanta, deve essere globale. Dobbiamo creare delle strutture per accogliere, ormai quella dell'immigrazione non è più una emergenza. Eppure se ne continua a parlare mentre non si discute più di mafia e camorra". "Mi fa paura il fatto che se un politico blocca 200 persone in mare trattandole come bestie, poi sale nei sondaggi", aggiunge riferendosi al ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Parlando, invece, del Pd, Farinetti ora scarica Renzi:"Continuo a voler bene a Matteo, ma Nicola Zingaretti lo voterei. Lo conosco personalmente, secondo me sarebbe un'ottima pedina. Se ci fossero le primarie ad ora voterei lui, senza turarmi il naso". "Zingaretti - aggiunge - mi sembra uno che parla in modo comprensibile a tutti. Bisogna sforzarsi di mantenere un linguaggio diverso in un periodo di grandi rancori e parole esagerate, riscoprendo il valore della leggerezza e anche del sorriso".

Per il fondatore di Eataly "ci vorrà tempo per rilanciare il Pd, non sarà una passeggiata" ma le colpe non sono tutte di Renzi: "Non sono affatto convinto che sia stata colpa sua e del suo governo. Però è vero che a un certo punto il Pd è diventato antipatico"

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