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L'Italia bastonata dall'Europa incassa il sostegno di Trump

L'Ue attacca il governo gialloverde. Salvini: "Abbiamo il consenso del 60% degli italiani". E Conte incassa il sostegno dell'ambasciatore Usa: "Le elezioni in Italia hanno dimostrato che il popolo ha parlato"

L'Italia bastonata dall'Europa incassa il sostegno di Trump

L'Unione europea bastona duro, gli Stati Uniti replicano facendo scudo. Mentre il governo Conte è alle prese con una difficile manovra economica, che alzando l'asticella del rapporto deficit/Pil al 2,4% destabilizza i rapporti con Bruxelles, arriva un inaspettato sostegno da oltreoceano. Partecipando a un forum organizzato dall'Ansa, l'ambasciatore americano a Roma Lewis Eisenberg ha fatto una dichiarazione tanto banale quanto invisa ai giorni nostri. "Al di là di come ognuno di noi la pensi - ha scandito - le ultime elezioni in Italia hanno dimostrato che il popolo ha parlato. Questa è la democrazia". Una ovvietà che, però, certi commissari europei non tengono sempre a mente.

Per Jean-Claude Juncker, Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis, Matteo Salvini è ormai diventato la "bestia nera" contro cui bombardare quotidianamente. Ogni giorno, infatti, lo scontro si alza di tono con scambi di accuse, frecciate e colpi sotto la cinta sempre più efferrati. Il leader leghista continua a difendere la manovra economica ingaggiando un corpo a corpo con quelli che definisce "eurocrati non votati da nessuno". "Di quello che si aspetta Juncker, a me onestamente interessa poco", dice senza peli sulla lingua Salvini il cui interesse è per i suoi figli "che possano crescere in un Paese meno indebitato e con più lavoro". Il pomo della discordia, però, non è solo il 2,4% di rapporto tra deficit e Pil. Anche il decreto Sicurezza scritto dal Viminale sembra non piacere troppo ai vertici di Bruxelles. Così a Moscovici, che ieri ha bollato il governo Conte come "euroscettico e xenofobo", e a Juncker, che ha pronosticato per l'Italia la stessa fine della Grecia, Salvini ha ricordato che "questo governo ha il gradimento del 60% degli italiani". E a chi gli faceva notare lo scontro sull'asse Roma-Bruxelles rischia di farsi sempre più pericoloso, ha invitato a rivolgere la stessa domanda "a chi sta a Bruxelles e passa le giornate ad insultare questo governo".

Contro il governo gialloverde, però, non arrivano soltanto bordate. Ieri, durante il forum organizzato dall'agenzia Ansa, il premier Giuseppe Conte ha infatti incassato il sostegno dell'amministazione americana. "L'attuale governo in Italia è la quintessenza della democrazia in azione", ha scandito l'ambasciatore Eisenberg svelando che all'incontro a Washington tra il presidente Donald Trump e Conte è emersa "una chimica e una comprensione reciproca evidente". "Stati Uniti e Italia hanno in comune l'impegno per la democrazia", ha affermato il diplomatico statunitense rimarcando "le forti relazioni bilaterali tra i due paesi". Che tra i due capi di Stato ci fosse feeling lo si era evinto recentemente durante un pranzo di lavoro organizzato dalle Nazioni Unite a New York. I due si erano fermati a parlare a lungo sulla situazione in Libia e sull'emergenza immigrazione nel Mar Mediterraneo. "Da Trump - aveva poi svelato Conte - c'è la massima attenzione per quanto sta succedendo (in Europa, ndr)".

Non a caso il suo ex stratega, Steve Bannon, ha messo le tende nel Vecchio Continente per tessere la tela dei partiti populisti che si candideranno alle elezioni europee del 2019.

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