Politica

Maturità, meno scritti e più «storia»

Si passa da tre a due elaborati. Più peso al percorso del triennio

Jacopo Granzotto

Anche se in leggero ritardo (due settimane) è arrivata la circolare sulla nuova Maturità. A giugno gli studenti affronteranno un'esame di Stato ben diverso. A partire dalla prima prova, rinnovata dal linguista Luca Serianni. Il dettaglio. Si passa da tre a due prove scritte, più l'orale. Ci sarà più attenzione al percorso dell'ultimo triennio con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. Infine griglie di valutazione nazionali per la correzione delle prove scritte. Queste in sintesi le novità dell'Esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di II grado che entrano in vigore da quest'anno scolastico.

La circolare ha dato solo indicazioni. «Poi ci saranno momenti di formazione per gli insegnanti e le commissioni - assicura il ministro dell'istruzione Marco Busetti -, e attraverso i canali di comunicazione del Ministero, sito e social, ci rivolgeremo agli studenti e alle famiglie».

Quest'anno non saranno requisito di accesso né la partecipazione, durante l'ultimo anno di corso, alla prova nazionale invalsi, né lo svolgimento delle ore di alternanza scuola-lavoro. Per poter essere ammessi alle prove bisognerà aver frequentato tre quarti del monte ore previsto, avere il 6 in tutte le discipline, condotta compresa. Il Consiglio di classe potrà deliberare l'ammissione anche con un'insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto. Il voto finale continua ad essere espresso in centesimi ma si darà più peso al percorso di studi: il credito maturato nell'ultimo triennio varrà fino a 40 punti su 100, invece degli attuali 25.

Le prove scritte passano da tre a due. La prima, italiano, è in programma il 19 giugno. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce su 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Per l'analisi del testo la novità riguarda il numero di tracce: gli autori saranno due, anziché uno. La tipologia C, il «vero e proprio» tema, proporrà argomenti vicini agli studenti e potrà essere accompagnato da un box con ulteriori spunti di riflessione. La seconda prova scritta, il 20 giugno, riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Saranno previste griglie nazionali di valutazione. Il punteggio finale sarà in centesimi. Si parte dal credito scolastico (fino a 40 punti).

Alla commissione spettano fino a 60 punti: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l'esame resta il classico 60. Ma la Commissione potrà integrare il punteggio fino a 5 punti se il candidato ha ottenuto un credito di almeno 30 punti e un risultato totale nelle prove di esame di almeno 50 punti.

A gennaio saranno comunicate le materie della seconda prova.

Commenti