Cronache

Milano, studenti in piazza: proteste contro Salvini e il governo

La manifestazione, nata per protestare contro la disorganizzazione del mondo scolastico e lo sfruttamento dei ragazzi nell’alternanza scuola-lavoro si evolve in un corteo dal sapore fortemente politico

Milano, studenti in piazza: proteste contro Salvini e il governo

Primi scioperi e prima manifestazione dell’anno per gli studenti di Milano, occasione perfetta per lanciare un attacco diretto contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini e quello che viene definito “governo dell’infamia”, come riportato da “MilanoToday”.

Il ritrovo dei giovani, organizzato dal collettivo Casc Lambrate” e da “Rete studenti”, in via Cairoli intorno alle 9:30 di stamani, da dove è partito il corteo. Discreti i disagi per gli automobilisti che si sono trovati a transitare in quelle ore nel centro della città, paralizzato dalla manifestazione.

Origine delle proteste, in realtà, il modello scolastico che, secondo il comunicato diffuso dagli studenti, fa acqua da tutte le parti. “Ancora una volta sono gli studenti e le studentesse a dover fronteggiare le sempre più pesanti problematiche riguardanti l'istituzione scolastica. L'esplicito disinteresse nei confronti della stessa è sconcertante. In quanto studenti abbiamo il dovere di mobilitarci, di contrastare un governo che fa unicamente il proprio interesse.”

A finire nel mirino il “Piano scuole sicure” siglato da Salvini. “Invece di pensare a solidi e strutturati piani di prevenzione, si sceglie di puntare su un modello repressivo che elimina il principale onere della scuola: la funzione educativa.” Il secondo obiettivo la questione dell’alternanza scuola-lavoro, tuttora gestito in malo modo. “Anche quest'anno continua la battaglia contro il modello di ricatto generazionale rappresentato dall'Asl. Dagli interventi del Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti non è infatti prevista l'eliminazione del meccanismo che ha visto dei veri e propri casi di sfruttamento.”

Dalle tematiche inerenti il loro ruolo, gli studenti hanno esteso la protesta contro Salvini e le politiche sull’immigrazione portate avanti dal governo. “Come studenti è doveroso opporci a chi sfrutta mediaticamente la paura delle persone e si diverte a tenere in ostaggio vite umane, portando nelle strade la cultura contro il razzismo, il sapere contro l'utilitaristica xenofobia.”

Ecco spiegato dunque il coro “Salvini, la pacchia è finita” scandito dai manifestanti, con esplicito riferimento alle parole pronunciate dal ministro nei confronti dei migranti all’inizio della sua esperienza di governo. Ed ecco far la comparsa anche di elementi che ben poco hanno a che vedere col mondo della scuola, come gli striscioni con le scritte “Disobbedisci al governo dell'ignoranza” o i cori “Siamo tutti antifascisti”.

Durante lo svolgimento del corteo, alcuni ragazzi hanno insudiciato alcune vetrine di Benetton e rivolto cori contro Zara e Assolombarda, ritenuti tra i principali responsabili dello sfruttamento dei ragazzi nell’alternanza scuola-lavoro.

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