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Verona, mozione anti aborto. Passa anche coi voti Pd: è polemica

La mozione stanzia fondi a favore delle associazioni cattoliche per iniziative contro l'aborto. Proteste in Consiglio comunale: sgomberata l'Aula. Anche i dem votano a favore: psicodramma nel Pd

Verona, mozione anti aborto. Passa anche coi voti Pd: è polemica

"Verona città a favore della vita". A proclamarlo è una mozione approvata nella notte dal Consiglio comunale del capoluogo veneto che stanzia fondi a favore delle associazioni cattoliche per iniziative contro l'aborto. "È giusto ribadire il concetto - dichiara la consigliera Lega Anna Grassi - che la vita va sostenta e difesa dal concepimento alla sua fine". La mozione, sottoscritta anche dal sindaco sostenuto dal centrodestra, Federico Sboarina, ha avuto solo sei voti contrari e ben 21 a favore. Tra questi figura anche quello della capogruppo piddì Carla Padovani che ha aperto una ferita tra i democratici.

Il Consiglio comunale di Verona ha approvato, con 21 voti favorevoli e 6 contrari, la mozione a firma del consigliere Lega Alberto Zelger che, in occasione del 40° anniversario dell'entrata in vigore della legge 194, impegna il sindaco Federico Sboarina e la Giunta a sostenere iniziative per la prevenzione dell'aborto con "l'inserimento nel prossimo assestamento di bilancio di un congruo finanziamento ad associazioni e progetti che operano nel territorio del Comune di Verona", a proclamare ufficialmente Verona "città a favore della vita" e a promuovere il progetto della Regione Veneto "Culla segreta", "stampando e diffondendo i suoi manifesti pubblicitari nelle Circoscrizioni e in tutti gli spazi comunali". Il progetto regionale permette a una donna di partorire restando anonima e di non riconoscere il neonato alla nascita, che verrà inserito in una famiglia adottiva idonea, scelta dal Tribunale dei Minorenni. "Alcuni punti della legge - sottolinea il consigliere Zelger - sono stati in gran parte disattesi, nonostante le numerose iniziative pubbliche dell'assessorato alla Sanità del Veneto per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite. Per questo, si ritiene che anche il Comune debba adoperarsi per la diffusione di una cultura di accoglienza della vita".

La mozione è passata tra le proteste delle femministe del movimento "Non una di meno" presenti sulla balconata che erano vestite con le mantelline rosse e i cappelli quaccheri indossati nella serie tv di Netflix, The handmaid's tale (guarda la gallery). "Vergogna! Vergogna!", hanno urlato le donneprima che il presidente Paolo Rossi facesse sgomberare il loggione. Oltre alle polemiche di ieri sera, il voto ha aperto una faida senza precedenti all'interno del Partito democratico. Il voto a favore della capogruppo Padovani ha, infatti, scatenato le ire dei notabili dem. Andrea Orlando ne ha immediatamente chiesto l'espulsione, mentre Maurizio Martina si affretta a definire l'appoggio dell'esponente dem "un grave errore per tutta la segreteria" e a sottolineare che "la 194 non si tocca". "Così non va - fa eco il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - non si procede con colpi di mano ideologici su temi così delicati". A sinistra l'agitazione è generalizzata. Su Twitter Laura Boldrini attacca: "È una vergogna.

Vogliamo tornare sotto i ferri delle mammane?! Giù le mani dalla 194".

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