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La terza vita di Cassano: in campo con l'Entella

I liguri pensano al rinforzo extra lusso. «Pronto sia per la B che per la C e basta colpi di testa»

La terza vita di Cassano: in campo con l'Entella

Matteo Basile

Toh, chi si rivede. Per il momento niente maglia numero 99 (potrebbe essere il 31, l'ultimo disponibile per ora), niente dribbling, niente giocate da fenomeno o tantomeno colpi di testa. No, per il momento ha ripreso solo ad allenarsi e parlando di Antonio Cassano è già una notizia. La divisa è quella della Virtus Entella, il palcoscenico è quello di Chiavari. Nessun contratto per ora, solo la voglia di riprendere confidenza con il campo, con il gruppo e con gli allenamenti quelli veri. Poi si vedrà. E così Cassano potrebbe davvero tornare ad essere un giocatore di calcio.

Dopo l'addio alla Sampdoria, deciso dalla società, e quello al Verona dopo soli poche settimane di ritiro, deciso dal calciatore, Fantantonio non aveva mai nascosto la sua voglia di tornare a giocare. Tanti abboccamenti, qualche discorso, ma nessuna trattativa concreta. Poi l'Entella, già sfiorata in passato. Tanti i pro a questo passo. In primis la vicinanza con la sua Genova dove vive con la moglie Carolina, l'amicizia con il presidente Antonio Gozzi e anche la voglia di rendersi protagonista di un'impresa. Portare il club del piccolo comune ligure nel calcio che più conta. Ancora non è deciso se la società giocherà in serie C o in serie B. Per oggi è atteso il verdetto ufficiale e poi si prenderà anche una decisione sul possibile rinforzo extra lusso. «Pronto sia per la B che per la C», ha detto Cassano. «Per il presidente questo e altro, l'importante è tornare ad essere un giocatore. E ora basta cassanate, ho figli e famiglia. E ho un'altra testa».

Nella serie cadetta, e ancor di più in C, uno come Cassano fa la differenza. E, fatto che di certo non fa schifo alla società, muove un interesse enorme. Basti pensare che ieri per il primo allenamento di Fantantonio c'erano 200 tifosi curiosi di vederlo all'opera e applaudirlo. In discreta forma, per nulla in sovrappeso e con tanta voglia di iniziare una nuova avventura. La testa è sempre stata il suo punto debole, lo ha ammesso anche lui. Ma sui piedi nessuno ha mai avuto da ridire. Rivederlo in campo, in qualsiasi categoria, sarà comunque un piacere.

Grande almeno come il rimpianto di quel campione che poteva essere e che è stato soltanto in parte.

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