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Venezuela, inflazione record supera il 340%

Uno studio pubblicato ieri dal Parlamento venezuelano ha rilevato un aumento record dell’inflazione nel paese che ha raggiunto livelli mai visti. Nel solo mese di settembre il livello dei prezzi ha superato il 233,3%

Venezuela, inflazione record supera il 340%

Allarme iperinflazione in Venezuela. Il Parlamento venezuelano ha pubblicato un rapporto scioccante sull’attuale crisi economica che sta devastando il paese di Nicolas Maduro da ben quattro anni.

Il vero problema di Caracas si chiama inflazione. Secondo l’analisi rilasciata dalla Commissione parlamentare di finanza e sviluppo economico, il livello dei prezzi ha toccato nel solo mese di settembre il 233,3%, contribuendo all’innalzamento generale annuale dei prezzi a oltre il 342%.

“L'inflazione annuale, da settembre 2017 a settembre 2018, è pari al 342,161%, una cifra davvero schiacciante”, ha affermato il parlamentare Juan Andrés Mejia, che si scaglia veemente contro l’attuale presidente del Venezuela Maduro.

A settembre, i prezzi sono aumentati del 233,3%. Questa è la cifra più importante dall'inizio dell'anno e ovviamente evidenzia l'iperinflazione che stiamo vivendo in questo periodo. Il paese registra un tasso d’inflazione giornaliero pari al 4%, e se la tendenza continua nel 2018, si chiuderà a un tasso di 1.030,281%", ha aggiunto il deputato.

Una cifra che corrisponde alle previsioni realizzate dal Fondo Monetario Internazionale, che ipotizza il superamento dell’1.000% d’inflazione entro dicembre 2018 nel paese chavista.

Circa un mese fa, il governo di Caracas ha cercato di correre al riparo avviando un grande piano di ripresa economica per il paese. L’esecutivo di Maduro ha, infatti, spinto alcune iniziative per far fronte alla disastrosa situazione in cui versa la popolazione venezuelana, incrementando lo stipendio minimo (moltiplicando circa 30 volte), svalutando la moneta nazionale (il bolivar) del 96% e aumentando il prezzo della benzina e dell’Iva.

La causa di questa tragedia economica è da attribuire principalmente alla drastica caduta del prezzo del greggio venezuelano e della conseguente diminuzione della produzione, che teneva in piedi praticamente l’economia dell’intera nazione.

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