Ponte crollato a Genova

Cantone: "A Genova rischio infiltrazioni della mafia nella ricostruzione"

Raffaele Cantone, presidente dell'Anac, mette in guardia: "Vi sono molte attività connesse alla ricostruzione in cui le imprese mafiose detengono purtroppo un indiscutibile know how"

Cantone: "A Genova rischio infiltrazioni della mafia nella ricostruzione"

La mafia potrebbe infiltrarsi nei lavori di ricostruzione del ponte Morandi di Genova. A lanciare l'allarme è Raffaele Cantone, presidente dell'Anac, che denuncia carenze nel decreto del governo sotto questo punto di vista.

"La deroga a tutte le norme extrapenali" comporta anche "la deroga al Codice antimafia e alla relativa disciplina sulle interdittive", ha spiegato il presidente dell'Autorità Anticorruzione nel corso di un'audizione alla Camera. "Non ritengo - ha aggiunto - di dover sottolineare i rischi insiti in tale omissione, soprattutto perché vi sono molte attività connesse alla ricostruzione (dal movimento terra allo smaltimento dei rifiuti, ad esempio) in cui le imprese mafiose detengono purtroppo un indiscutibile know how". Cantone, poi, giudica positivamente la scelta di nominare il sindaco di Genova Marco Bucci commissario straordinario alla ricostruzione, ma mette in evidenza che le deroghe che gli sono concesse gli consentono "di muoversi con assoluta e totale libertà, imponendogli solo i principi inderogabili dell'Unione europea ed ovviamente i principi costituzionali" e, inoltre, il quadro normativo nel complesso "si caratterizzerà per estrema incertezza" e aumenterà il rischio di contenziosi. Cantone, infine, si sofferma anche sul principio di concorrenza che, nel decreto, pare venir meno:"L'esclusione di soggetti diversi dall'attuale concessionario, generalizzate a tutti i concessionari di strade a pedaggio o che abbiano partecipazioni in esse o che siano da esse controllate, appare di dubbia legittimità, perché in contrasto con i principi di proporzionalità, concorrenza nonché con le indicazioni contenute nella direttiva europea, che prevede cause di esclusione tassative".

"Quale sarebbe - si chiede Cantone - il vantaggio competitivo di un operatore che ha una partecipazione anche minima in una concessionaria di strade a pedaggio? E quale sarebbe il vantaggio competitivo di altri operatori, diversi dall'attuale concessionario?".

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