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Def, Tria: "Governo conferma stime. Manovra da 36,7 miliardi"

Il ministro del Tesoro, Giovanni Tria non fa passi indietro. Dopo i rilievi dell'Ufficio per il Bilancio sulla Nadef di fatto conferma la linea del governo

Def, Tria: "Governo conferma stime. Manovra da 36,7 miliardi"

Il ministro del Tesoro, Giovanni Tria non fa passi indietro. Dopo i rilievi dell'Ufficio per il Bilancio sulla Nadef di fatto conferma la linea del governo. Il titolare di via XX Settembre di fatto tira dritto: " Il governo ritiene opportuno confermare le previsioni contenute nella Nota di aggiornamento al Def". Alle critiche da parte dell'Upb che ha parlato di "stime troppo ottimistiche", Tria risponde così: "Non possiamo, né dobbiamo basare il quadro su scenari di rischi al ribasso".

Inoltre il ministro del Tesoro parla anche della crisi dello spread che ormai da qualche giorno di fatto sta coinvolgendo il nostro sistema economico: "L’aumento dello spread desta certamente preoccupazione ma voglio ribadire che si tratta di una reazione eccessiva non giustificata dai fondamentali dell’economia e della finanza pubblica italiana". Inoltre il titolare del Tesoro conferma i dati riportati sul Def: "La manovra sarà di 36,7 miliardi. Nel 2019 sono previsti 6,9 miliardi di tagli di spesa e 8,1 miliardi di aumenti di entrate, nel 2020 3,9 miliardi per ciascuna delle voci e nel 2021 rispettivamente 4,7 miliardi e 5,2 miliardi". Sul fronte delle pensioni e del reddito di cittadinanza, Tria spiega quanto questi due provvedimenti possano pesare sulla manovra: "16 miliardi in ciascuno di tre anni. Nel complesso questi argomenti si tradurrebbero in una variazione di 0,3 punti percentuali nel 2019 e 0,2 nel 2020-21". Poi il ministro sottolinea anche l'intento politico dietro la manovra: "La manovra di bilancio consta di misure espansive e interventi di copertura finanziaria ed è identificabile in un aumento del debito pubblico di 22 mld nel 2019, 27 nel 2020, 25 nel 2021".

Infine il ministro ha aggiunto: "I partiti di governo hanno convenuto di ridimensionare alcune proposte di politica economica e posporne altre per restare entro livelli di indebitamento netto analoghi a quelli degli anni più recenti, e comunque coerenti con il mantenimento di un surplus primario".

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