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Bagnai (Lega): "Meglio pagare la multa Ue che perdere il 4% del Pil"

I presidenti delle commissioni Finanze di Senato e Camera difendono la manovra. Bagnai: "Meglio pagare l'infrazione che perdere pil". E Borghi: "L'Europa ci vuole in ginocchio perché fa comodo"

Bagnai (Lega): "Meglio pagare la multa Ue che perdere il 4% del Pil"

Meglio pagare le multe che cambiare una manovra che - al governo ne sono certi - porterà il pil a salire. Ne è convinto Alberto Bagnai, presidente della commissione Finanze del Senato, che difende a spada tratta la manovra.

"Se nel 2010 avessimo fatto un po' più di deficit oggi staremmo meglio e ci saremmo dimenticati la recessione", ha detto a un convegno del Carroccio a Firenze il senatore leghista, "Oggi lo sforamento al 2,4% ha un valore numerico e politico, che segna il cambiamento di metodo rispetto a regole sostanzialmente assurde. Il governo italiano per la prima volta ha detto che preferirebbe fare una manovra espansiva perché è nell'interesse dei nostri cittadini. Oggi chi si straccia le vesti per il deficit è anche quello che l'ha creato". Poi - come riporta l'Huffington Post - aggiunge: "Se infrazione sarà, sarà infrazione, e se le regole continueranno a essere quelle pagheremo la multa: ma è meglio pagare uno 0,2% o 0,5% di pil di multa, o perdere il 4% in un anno solo perché fai una cosa assurda? È meglio pagare un ottavo di quello che comunque paghi se dai retta a quelli che pensano di sapere come stanno le cose, e in realtà sanno solo come farsi i fatti loro alla faccia nostra".

La procedura d'infrazione è praticamente certa, dal momento che "questa manovra non rispetta alcuni requisiti". Ma per Bagnai questo non è un problemia: "Non sarebbe la prima volta", dice, "Ci sono paesi che hanno più procedure di infrazione aperte di noi, ci sono paesi che violano altri parametri... faremo un timido e rispettoso richiamo al fatto che forse vorremmo avere parità di trattamento. Dopodiché, se infrazione sarà, sarà infrazione".

Di parere simile anche l'omologo di Bagnai alla Camera, Claudio Borghi. "L'Italia fa comodo che sia in ginocchio, basta vedere cosa è successo ieri con il Fondo Monetario Internazionale, l'Ue e Junker, ma noi resteremo in piedi", ha detto il deputato leghista nello stesso convegno, "Le critiche dell'Europa sono il segno che stiamo facendo bene all'interno, perché l'Europa ha spesso interessi che sono contrapposti ai nostri. Finché le manovre le faceva Monti che prendeva 69 miliardi con l'Imu e la Fornero e li dava al fondo salva Stati per le banche tedesche e francesi, all'Europa andava bene, ma agli italiani un po' meno.

La gente deve avere fiducia nelle riforme del governo".

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