Cronaca locale

Da Chiara Ferragni all'Old Fashion Via al toto-Ambrogini

Comazzi candida la blogger imprenditrice, la Lega il locale dove è stato ferito Bettarini jr

Da Chiara Ferragni all'Old Fashion Via al toto-Ambrogini

«Un Ambrogino all'Old Fashion, realtà storica che promuove la sana movida milanese e nella quale sono passate intere generazioni di milanesi». Oggi alle 12 scade il tempo per depositare i candidati alle Civiche benemerenze che il sindaco consegnerà il 7 dicembre al Dal Verme e la proposta anticipata dal capogruppo della Lega Alessandro Morelli, in questo momento, ha tutto il sapore della provocazione. Il primo luglio a pochi metri dalla discoteca di viale Alemagna Niccolò Bettarini, il figlio 19enne di Stefano Bettarini e Simona Ventura, è stato accoltellato dopo un rissa da quattro persone finite agli arresti. Il questore Marcello Cardona fece scattare i sigilli al locale per 30 giorni, il Tar accolse il ricorso del titolare Roberto Cominardi e durante la prima serata di riapertura si presentò a sorpresa il ministro dell'Interno Matteo Salvini, suscitando le critiche del vicesindaco Scavuzzo. La candidatura ora promette scintille. Morelli propone anche il Centro produzione Rai di Milano («in un momento difficile è necessario rilanciare una struttura fondamentale per la promozione della città»), Mario Giordano («giornalista che ha fatto di Milano la sua sede di lavoro, promuovendo l'informazione in città») e il Nucleo reati predatori dei vigili («supporta Polizia e Carabinieri ottenendo risultati eccellenti anche con indagini approfondite su reati che creano altissimo allarme sociale»). Il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi lancia un nome «acchiappalike», quello della blogger Chiara Ferragni. «Assieme a un elenco di candidati di grande prestigio, che tanto hanno dato al mondo della medicina e del volontariato - spiega - ho ritenuto di presentare la giovane imprenditrice. Al di là dei giudizi di valore e considerazioni d'altra natura, è una professionista di enorme successo, con un fatturato di 10 milioni di dollari e un'azienda che dà lavoro a una ventina di persone e decine di consulenti». É nata a Cremona ma «da sempre legata a Milano, dove tuttora vive, e lo scorso anno ha inaugurato il suo primo store in zona Porta Nuova». Chissà che per non far litigare moglie e marito nella rosa non spunti oggi anche Fedez. Sempre Comazzi propone Diana Zanè Fannj, imprenditrice del Gruppo Ivri, Matilde De Simone (specialista in Chirurgia generale), i titolari del marchio di biancheria per la casa Giordano e Manlio Zucchi, Romano Zanzanelli, sagrestano della chiesa San Francesco d'Assisi e (per gli Attestati) la Fondazione Ivo De Carneri che opera nei Paesi in via di sviluppo e l'associazione Cultura&Solidarietà. Restando in area Fi, il capogruppo Fabrizio De Pasquale candida l'associazione Lotta alla sclerodemia, Mariastella Gelmini l'oncologo e direttore scientifico dell'Humanitas Alberto Mantovani e Luigi Amicone don Antonio Villa. Il capogruppo Pd Filippo Barberis anticipa la proposta di una Medaglia alla Memoria al pioniere della genetica Luigi Luca Cavalli Sforza, scomparso il 31 agosto («ha dimostrato che esiste un'unica razza umana») e Ambrogini ad Arianna Szörényi, deportata all'età di 11 anni ad Auschwitz, e a Jacopo Tissi, ex allievo dell'Accademia della Scala diventato primo ballerino del Balletto del Bolshoi di Mosca. La consigliera del gruppo misto Silvia Sardone candida invece la storica direttrice della Scuola di Ballo dell'Accademia della Scala, Anna Maria Prina. Bisognerà attendere oggi per capire se nell'elenco ci sono Elio e le storie tese, la band che nel 2008 rifiuto l'Ambrogino contro la scelta di non assegnarlo a Enzo Biagi. Un anno fa alla notizia dello scioglimento i fan chiesero di premiare la band.

E giorni fa Beppe Sala, sul palco con Stefano Belisario in arte Elio, ha detto scherzando ma non troppo che meriterebbe la Medaglia.

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